Monitorare la qualità delle acque lacustri e fluviali della regione alpina con nuovi sistemi di analisi all’avanguardia, basati sull’utilizzo di tecniche di metagenomica ambientale. E’ l’obiettivo del progetto europeo Eco Alps Water coordinato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, appena partito, che consentirà di effettuare uno dei più estesi censimenti della biodiversità lacustre e fluviale della regione alpina. Saranno studiati oltre 50 laghi e fiumi. In Trentino l’analisi sarà svolta con la collaborazione dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, il Servizio Foreste e Fauna, la Comunità Alto Garda e Ledro e l’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali. Le indagini saranno focalizzate sui principali corpi d’acqua, tra cui spiccano il Garda e l’Adige.
“Il progetto Eco Alps Water – spiega Nico Salmaso, responsabile dell’Unità Idrobiologia del Centro Ricerca e Innovazione FEM – anticipa la rotta nella messa a punto dei sistemi di monitoraggio delle acque di nuova generazione in ambito europeo. Laghi e fiumi stanno affrontando gravi minacce sotto la pressione di impatti antropici, cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e invasione di specie esotiche. Questi cambiamenti sono valutati con criteri tradizionali, che includono approcci dispendiosi in termini di tempo e costosi (per esempio basati esclusivamente sull’identificazione classica delle specie acquatiche con tecniche di microscopia ottica). Il progetto Eco-AlpsWater integrerà i tradizionali approcci di monitoraggio definiti nella direttiva EU Water Framework Directive con tecnologie avanzate e innovative, fornendo conoscenze solide per un qualificato e ulteriore supporto ai piani di gestione delle risorse idriche“.
Nuove tecniche di monitoraggio. Si utilizzeranno tecniche di Next Generation Sequencing (NGS) per analizzare il DNA ambientale estratto da campioni di acqua raccolti in laghi e fiumi. Queste nuove tecniche, basate sull’amplificazione e analisi di milioni di sequenze di DNA e sull’utilizzo di tecnologie smart (automazione nell’elaborazione e archiviazione dei dati e recupero delle informazioni), consentono un’identificazione rapida e a basso costo degli organismi acquatici, dai batteri fino ai pesci.