Il 41% dei corpi idrici superficiali nell’Ue (mari, fiumi e laghi), 46.000 su 111.000, “supera i livelli di mercurio posti per proteggere gli uccelli e i mammiferi che mangiano i pesci”. Lo scrive un recente rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente(EEA), “Mercurio nell’Ambiente europeo“, pubblicato sul sito dell’agenzia.
“Le attuali emissioni di mercurio in Europa – si legge nello studio – sono perlopiù limitate all’utilizzo di combustibili liquidi, fra cui carbone, lignite e legno. Le emissioni mondiali sono molto più alte, a causa delle emissioni da altre fonti, come le miniere d’oro e i processi industriali”.
L’agenzia scrive che “i livelli attuali di mercurio nell’atmosfera sono fino al 500% sopra i livelli naturali. Negli oceani, le concentrazioni di mercurio sono fino al 200% sopra i livelli naturali”. L’Unione europea ha gia’ bandito o limitato l’uso di questo minerale in molti prodotti e processi industriali. Nel 2017 è entrata in vigore la Convenzione di Minamata, formata da oltre 120 paesi, la maggiore iniziativa a livello globale per proteggere la salute umana e l’Ambiente dal mercurio.