I 28 devono decidere rapidamente quali saranno i limiti delle emissioni di CO2 per i mezzi pesanti, perché con l’avvicinarsi dello scadere della legislatura europea il rischio è che ci siano poi ritardi nella messa in atto delle misure e danni per l’industria. E’ l’appello lanciato dall’associazione dei costruttori automotive europei dell’Acea, dopo che la Commissione Ue a maggio ha proposto per la prima volta degli standard per i camion per il 2025 e il 2030, con una revisione nel 2022. La proposta è ora nelle mani di Parlamento e Consiglio Ue.
“Chiediamo a europarlamentari e ministri di arrivare una rapida decisione politica su una soluzione ragionevole che possa essere attuata in modo puntuale”, ha sottolineato l’ad di Man Truck &Bus e presidente del board per i veicoli commerciali dell’Acea Joachim Drees, “altrimenti rischiamo ritardi maggiori nell’introduzione dei nuovi target per la CO2, a danno dell’ambiente cosi’ come della fattibilità della legislazione”. I ministri dei 28 discuteranno del tema al Consiglio ambiente previsto il 9 ottobre a Lussemburgo, mentre ci saranno diversi voti chiave all’Europarlamento sempre il mese prossimo.