Proseguono senza sosta le operazioni di ricerca di sopravvissuti dopo le frane innescate dal terremoto di magnitudo 6.7 sull’isola di Hokkaido, in Giappone. Il bilancio delle vittime è salito a 39.
I soccorsi si concentrano soprattutto nell’area vicina all’epicentro, la cittadina di Atsuma: sul posto 1.800 membri delle Forze di autodifesa, della polizia e dei vigili del fuoco.
Le autorità locali hanno reso noto che oltre 5.000 persone sono alloggiate nei centri di accoglienza di 12 municipalità, mentre l’Agenzia meteorologica nazionale non esclude la possibilità di altre scosse di forte intensità nei prossimi giorni.
Le precipitazioni attese nelle prossime ore potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione e aumentare il rischio di ulteriori smottamenti e valanghe.
I servizi dei trasporti pubblici stanno lentamente tornando alla normalità ma le interruzioni di elettricità proseguono. L’operatore elettrico dell’Hokkaido ha reso noto che il riavvio della principale centrale termo-idraulica della prefettura potrebbe non avvenire prima di una settimana.
Il premier giapponese Shinzo Abe si è recato oggi in visita nell’isola di Hokkaido, per verificare di persona la portata dei danni del sisma: “Ho visto di persona le terribili distruzioni e in un centro per sfollati ho ascoltato le storie delle vittime del disastro, che sono in situazioni molto difficili“.