Se Parlamento Europeo e Consiglio approveranno la proposta della Commissione Europea di mettere fine al cambiamento di orario due volte l’anno, “l’ottobre del 2019 sarà l’ultima volta” in cui si sposteranno le lancette in UE (solo nei Paesi che sceglieranno per sempre l’ora solare; quelli che sceglieranno l’ora legale cambieranno orario per l’ultima volta a marzo): lo ha reso noto il commissario europeo ai Trasporti Violeta Bulc, presentando in conferenza stampa a Bruxelles la proposta della Commissione, annunciata da Jean-Claude Juncker ad una televisione tedesca.
“Niente è ancora deciso: dopo l’ok da parte dei colegislatori, spero entro fine anno, ottobre 2019 sarà l’ultima volta che ci saranno cambiamenti. Decideremo insieme: noi proponiamo di smetterla di cambiare orario. La decisione se adottare o meno l’ora legale o l’ora solare è competenza degli Stati membri. Naturalmente si tratta di colegislazione: se prevarrà l’opinione che dovremmo mantenere il cambiamento di orario, non potremo procedere” con la proposta di mettere fine al cambio di ora due volte l’anno, ha spiegato Bulc.
“L’esito della consultazione pubblica avviata e’ stata chiara“: i cittadini vogliono eliminarla, ha aggiunto.
Il vicepresidente della Commissione, lo slovacco Maros Sefcovic ha precisato che “circa 4 milioni e 600mila persone hanno risposto” al sondaggio e “l’84% delle risposte sono state a favore” dell’abolizione del cambio dell’ora, adducendo come una delle motivazioni “l’impatto negativo sulla salute“. Sefcovic ha ricordato che la decisione di imporre ora legale “era stata presa nei tempi della guerra mondiale per risparmiare energia, ma nuovi studi hanno dimostrato che i risparmi di energia sono marginali“.
“Ci sara’ una consultazione approfondita con gli Stati membri e questo dibattito si svolgera’ al Consiglio, sicuramente alla fine si trovera’ una buona soluzione“, ha aggiunto la Commissaria Bulc. “Conto sulla razionalita’ degli Stati membri.”
La proposta è di mettere fine al cambiamento di orario, che avviene due volte l’anno, nel 2019: se la proposta venisse approvata, non si sposterebbero più le lancette avanti di un’ora in marzo e indietro di un’ora in ottobre.
Se Parlamento e Consiglio daranno il via libera, secondo la proposta della Commissione, gli Stati membri dovranno notificare entro l’aprile del 2019 se intendono mantenere l’ora solare oppure l’ora legale: gli Stati membri sull’argomento hanno competenza esclusiva, e decideranno autonomamente se intendono mantenere l’ora solare o l’ora legale e notificheranno alla Commissione la loro decisione. In seguito, non potranno più applicare il cambio di ora due volte l’anno, ma restano liberi di scegliere il proprio fuso orario.
L’ora legale è in vigore in una sessantina di Paesi, per la maggior parte in Nord America e Oceania, oltre che in Europa.