Ponte Morandi: il valore delle case da abbattere sarà stimato il doppio

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Sulle case da abbattere, per chi avrà l’immobile abbattuto, si chiederà un valore di stima delle abitazioni che sia almeno il doppio di quello commerciale previsto per la zona, che viaggia invece su cifre ben diverse“. Lo spiega all’Adnkronos l’assessore alla Protezione civile della Regione facendo il punto in vista della seconda riunione prevista sul Pris – la legge sul programma regionale di interesse strategico – con Autostrade, che si terrà giovedì e nella quale si discuterà del tema indennizzi previsti per il danno subito dagli abitanti sfollati e da chi risiede nelle zone che saranno interferite dai lavori del nuovo ponte.
Tra le altre voci inserite ci saranno poi: “Un valore Pris che ad ora è l’unica cifra già definita, di 45mila euro a nucleo familiare. Poi il valore per l’immediato sgombero: per la Gronda agli abitanti interessati dal cantiere fu riconosciuto un parametro di accelerato sgombero equivalente a 24mila euro per 2 anni- In questo caso lo sgombero è stato immediato e immagino una cifra più alta da proporre che credo sarà tra i 30 e i 40 mila euro“.
Un altro valore nuovo da inserire tra gli indennizzi è quello che riguarda il mobilio rimasto nelle case che verranno abbattute: “Credo – prosegue l’assessore – si andrà a stimare un valore a metro quadro che consenta di indennizzare chi lascia il proprio mobilio nelle case“.
L’indennizzo – precisa Giampedrone – vale per chiunque a qualsiasi titolo dimora nella casa, a titolo di proprietario o di affittuario, perché abbiamo studiato formule che tutelino anche gli inquilini. Per chi non avrà la casa abbattuta ma l’abitazione in una zona interferita dal cantiere di ricostruzione si sta definendo una cifra di indennizzo che si aggiri intorno ad una quota di Pris“.

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