Al via la prima ‘settimana del cuore’ ideata e promossa dall’Irccs Centro cardiologico Monzino di Milano – con il patrocinio di Comune, Regione Lombardia, università degli Studi di Milano e World Heart Federation – per informare e sensibilizzare la popolazione sulle vie infinite della prevenzione, praticamente una per ogni cuore.
La ‘Milano Heart Week’ partirà sabato 22 settembre per concludersi sabato 29. Sette giorni per scoprire come tenere lontane le patologie cardiovascolari, ancora la prima causa di malattia, disabilità e morti precoci nel mondo occidentale. “In tutto il mondo si sta affermando un’idea nuova di prevenzione cardiovascolare, che noi al Monzino abbiamo definito ‘di precisione‘”, ha esordito il direttore scientifico Elena Tremoli che oggi durante un incontro nel capoluogo lombardo ha presentato il calendario di iniziative in programma, insieme al presidente dell’Irccs Carlo Buora e al responsabile Diabetologia, endocrinologia e malattie metaboliche Stefano Genovese.
“Intendiamo con questo termine l’adozione di esami diagnostici e terapie preventive mirate alla singola persona, sulla base dell’elaborazione delle sue caratteristiche specifiche: l’ambiente familiare e sociale, lo stile di vita, il lavoro e la condizione economica, lo status psicologico e clinico, oltre che i dati genetici e biologici. In sintesi: a ciascuno la sua prevenzione”.
“La nuova sfida, – spiegano gli esperti, – è personalizzare l’intensità degli interventi preventivi, migliorando la capacità di identificare i soggetti a massimo rischio di malattia rispetto a quelli meno suscettibili agli effetti dannosi dei fattori di rischio più noti, come fumo, alimentazione scorretta o scarsa attività fisica. Effetti pericolosi per tutti, puntualizzano, ma non nella stessa misura. Gli studi più recenti hanno individuato caratteristiche strettamente personali che potrebbero permettere di stabilire con maggior precisione se una persona a rischio subirà davvero un evento cardiovascolare e se un determinato intervento preventivo sarà davvero in grado di evitarlo. A stimare la suscettibilità individuale ai fattori di rischio cardiovascolari, caratteristica estremamente variabile tra le persone, contribuisce poi la valutazione di alcuni distretti arteriosi con metodi non invasivi. La prevenzione di precisione è già realtà – ha concluso Tremoli – ma siamo solo agli albori e molta ricerca resta da fare in questo affascinante settore. Ma mentre la scienza fa il suo corso, ognuno di noi può fare da subito qualcosa per sé. Dobbiamo occuparci del nostro benessere globale e non solo della nostra salute in senso stretto, perché conosciamo ora molti più elementi che fanno bene al nostro cuore”.
E alcuni, avverte, “dipendono da noi, come il nostro equilibrio psicologico. Altri no, come l’ambiente pulito. Un motivo in più per diventare cittadini impegnati nel ‘bene comune’ e fare giusta pressione sulle autorità perché partecipino insieme a noi alla sfida della prevenzione di precisione”. Alla chiamata ha risposto il Comune di Milano che, ha commentato l’assessore alle Politiche sociali, salute e diritti Pierfrancesco Majorino, condivide questo principio della salute come bene comune da tutelare insieme al cittadino e si prefigge di sensibilizzarlo sulle tematiche che riguardano la prevenzione e la corretta informazione“.
L’amministrazione comunale, prosegue, “sostiene iniziative come questa e si impegna ad accompagnare tutti i soggetti che inizino un percorso che vada nella direzione della tutela dei milanesi”. Il programma della Milano Heart Week parte con una serie di eventi aperti al pubblico e mediatici, realizzati con i partner della Settimana: Accademia Teatro alla Scala, Guess Foundation, Rinascente, Technogym, per continuare il 28 settembre con l’incontro ‘Il cervello e il cuore si parlano?’, organizzato nell’ambito della Notte europea dei ricercatori al Museo della scienza e della tecnologia. Chiusura prevista il 29 a Palazzo Clerici con un momento di informazione e riflessione su ‘Il cuore delle donne’. Tutta la Milano Heart Week gode del supporto incondizionato di Abbott.