Sanità, Legionella: morte sospetta nel Lecchese

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Un uomo di 82 anni, residente in provincia di Lecco, è morto sabato 8 settembre all’ospedale di Desio (Monza-Brianza) per una sospetta polmonite da legionella. L’anziano, A.M. – riferisce l’Asst Monza in una nota – è stato ricoverato il 6 settembre al Pronto soccorso di Desio per arresto cardiocircolatorio extra ospedaliero.

Grazie agli accertamenti è stata “esclusa la genesi sia cardiaca che cerebrale – si legge – a seguito degli esami diagnostici specifici che hanno evidenziato un quadro compatibile con diagnosi di polmonite da legionella. Dopo la fase neuroprottetiva delle prime 24 ore – spiegano dall’azienda sociosanitaria territoriale – il paziente ha manifestato chiari segni di grave danno neurologico post anossico. E’ deceduto nel pomeriggio di sabato 8 settembre“. Secondo quanto riporta il ‘Giornale di Lecco’, l’uomo era molto noto nella zona, “storico e conosciutissimo titolare della Trattoria La Cava di Cernusco Lombardone”.

L’Asst brianzola fa anche il punto sulle condizioni di M.B., il 29enne ricoverato in gravi condizioni per una polmonite all’ospedale San Gerardo di Monza, ma residente in provincia di Brescia e quindi in una delle aree della Lombardia interessate dall’emergenza al centro delle cronache in queste ore. M.B. – ricostruisce l’azienda – si è recato all’ospedale di Gavardo, nel Bresciano, nella notte del 4 settembre per “febbre, tosse produttiva e dispnea”. I sanitari hanno effettuato la diagnosi e avviato un “appropriato trattamento antibiotico per polmonite da legionella”.

A Gavardo, dopo un breve ricovero in Medicina, nella serata del 5 settembre il giovane è stato trasferito in Rianimazione. Dopo un tentativo di ventilazione non invasiva, il 6 settembre sera è stato intubato e sottoposto a ventilazione meccanica. A questo punto, “visto il progressivo peggioramento degli scambi respiratori – prosegue l’Asst Monza – siamo stati contattati dai colleghi di Gavardo nella mattina del 7” ed è stata attivata la “missione Ecmo”. Il paziente è stato cioè collegato alla cosiddetta ‘macchina cuore-polmoni’ a Gavardo e trasferito in Rianimazione generale all’ospedale San Gerardo.

“Gli scambi gassosi e più in generale le condizioni cliniche si sono stabilizzate – si precisa nella nota – Il paziente è ancora connesso alla circolazione extracorporea e sottoposto a ventilazione meccanica con strategia ventilatoria protettiva. Prosegue la terapia antibiotica. Al momento non si sono verificate né problematiche tecniche né complicanze cliniche”.

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