Le stagioni del cervello: ecco quando migliorano (e peggiorano) le nostre capacità cognitive

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Secondo una ricerca condotta da Andrew Lim del Sunnybrook Health Sciences Centre e University of Toronto, i cui risultati sono stati pubblicati su PLOS Medicine, le nostre capacità cognitive potrebbero essere migliori in estate e autunno rispetto a inverno e primavera: potrebbe esservi una differenza in termini di abilità pari a quella che si osserva in media in 4,8 anni di invecchiamento (come se in inverno e primavera il nostro cervello invecchiasse, temporaneamente, di quasi 5 anni).

Gli esperti hanno studiato abilità di ragionamento, memoria, e simili in riferimento ad un campione di 3353 individui, confrontandole nelle diverse stagioni: si è osservato che a parità di altri fattori (età, sesso, l’istruzione), in inverno e inizio primavera le capacità mentali sono inferiori rispetto all’estate e all’inizio dell’autunno.
I cambiamenti stagionali si sono osservati anche su pazienti con demenza che in inverno e primavera presentano maggiore accumulo di proteine tossiche nel fluido cerebro-spinale. Inoltre si è scoperto che in queste stagioni le diagnosi di demenza e declino cognitivo lieve sono più frequenti del 31%.

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