Gli abitanti del Giappone dovrebbero concludere le loro preparazioni per l’arrivo del tifone Jebi, in grado di minacciare vite e proprietà da oggi, lunedì 3 settembre, a mercoledì 5. Anche se Jebi rimane in acque aperte, le imbarcazioni dovranno reimpostare la loro rotta intorno ai mari resi estremamente mossi dal tifone. Nonostante finora non sia stato colpito alcun territorio, i residenti dell’isola di Shikoku e dell’isola di Honshu dovranno prepararsi ad un impatto diretto. “Venti distruttivi e inondazioni costiere potrebbero essere gli impatti più significativi di questa tempesta”, spiega Adam Douty, meteorologo di AccuWeather.
Jebi, che è stato un super tifone, dovrebbe colpire le isole di Shikoku e Honshu domani, 4 settembre, prima di dirigersi verso Hokkaido. “Anche se prevediamo un certo indebolimento quando Jebi toccherà terra in Giappone, dovrebbe avere ancora l’intensità di un uragano di categoria 2 o 3. I venti più forti sulla terraferma possono essere di 145-160 km/h, che hanno il potenziale di provocare danni importanti. Alcune raffiche di vento lungo le coste potrebbero avere intensità superiori a queste”, ha aggiunto Douty.
Le prefetture di Mie, Wakayama, Tokushima, Aichi e Shizuoka saranno esposte al rischio maggiore di un impatto diretto e dei venti più distruttivi. Le case e le aziende ben costruite possono sostenere danni importanti, soprattutto ai tetti. Molti alberi potranno essere spezzati o sradicati, portando ulteriori danni alle proprietà. Blackout diffusi e carenze idriche potrebbero durare per giorni o addirittura settimane nelle aree più colpite dai venti devastanti di Jebi. Le linee elettriche e gli alberi abbattuti, poi, potrebbero bloccare le strade, ostacolando gli sforzi di pulizia e recupero.
Anche la costa meridionale del Giappone, vicino e ad est del punto in cui Jebi colpirà la terraferma, potrebbe affrontare le alluvioni della tempesta. I residenti delle aree costiere dovrebbero essere pronti ad evacuare se sarà ordinato dalle autorità. Il movimento veloce di Jebi potrebbe limitare alluvioni importanti, ma alluvioni lampo e colate di fango saranno le preoccupazioni per le montagne della parte centrale di Honshu. “Al di fuori dell’area in cui Jebi si muoverà sulla terra, raffiche di 95-130 km/h potrebbero essere comuni nella parte centrali di Honshu”, spiega Douty. Venti dell’intensità minore di questo intervallo potrebbero colpire anche Tokyo, anche se la città sfuggirà alle piogge più intense.
Le finestre dei grattacieli potrebbero cadere giù, con il vetro che rappresenterebbe un grande pericolo per le persone in strada. Potrebbero esserci importanti alterazioni del traffico su strada, rotaie, via mare e aria e i servizi potrebbero essere interrotti. I viaggiatori che dovrebbero volare attraverso l’Haneda Airport di Tokyo tra domani e mercoledì farebbero meglio a considerare un cambio di programma. Scuole e aziende non essenziali potrebbero restare chiuse. Le condizioni peggiori su Tokyo sono attese tra il pomeriggio e la notte di domani, 4 settembre. Venti e acquazzoni continueranno anche mercoledì 5 e potrebbero influenzare il traffico mattutino.
“Jebi dovrebbe indebolirsi mentre attraversa il Giappone nella giornata di mercoledì, anche se potrà essere ancora un tifone per gran parte del suo percorso. Entro mercoledì, Jebi dovrebbe virare verso la Russia sudorientale e dissiparsi durante la seconda metà della settimana”, conclude Douty, che avvisa dei forti venti e delle alluvioni localizzare sulla parte settentrionale di Honshu e quella occidentale di Hokkaido tra la notte di martedì e mercoledì. Anche i mari saranno pericolosi intorno a queste aree.
La distruzione che Jebi provocherà metterà a dura prova il budget di recupero dai disastri del Giappone, che è già stato duramente colpito da altri sistemi tropicali, alluvioni storiche e un’ondata di caldo che ha provocato numerose vittime quest’anno. “Jebi sarà la 7ª tempesta a cui è stato assegnato un nome a impattare il Giappone quest’anno e arriva dopo Cimaron, che ha colpito il Giappone meno di due settimane fa”, ha dichiarato Jason Nicholls, meteorologo di AccuWeather.