Pubblicato l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla “Salute in Europa”: dal documento è emerso che la percentuale di casi di tumore in Europa è in aumento ma è in diminuzione il tasso di mortalità.
Il 2,4% della popolazione nei 53 Paesi della “regione Europa” dell’Oms ha avuto il cancro nel 2014, pari ad un incremento del 50% rispetto al 2000. Negli Stati nordici come la Svezia, la Norvegia, la Finlandia, la Danimarca e l’Islanda, la percentuale di casi di tumore è al 5% mentre è all’1,8% in 10 ex repubbliche sovietiche. Nell’Unione europea, nel 2013, la percentuale di tumori era al 2,8%, con una maggiore diffusione tra le donne (2,9%) rispetto agli uomini (2,7%).
L’alta incidenza del cancro nei paesi nordici riflette il “successo dei loro programmi di screening“, ha spiegato Claudia Stein, direttore dell’informazione e ricerca dell’OMS. “Identificano certi tipi di cancro molto prima della comparsa dei sintomi, il che naturalmente favorisce il loro trattamento, ma gonfia le cifre“, ha precisato durante la presentazione del rapporto a Londra.
L’incidenza del cancro al seno è aumentata del 30% dal 2000, a 110 nuovi casi all’anno per 100.000 donne nel 2014, ma questo tumore è anche trattato meglio: la mortalità è in costante declino dalla fine degli anni ’90, raggiungendo 20 decessi ogni 100.000 donne nel 2015, rispetto ai 23,8 del 2000.