Gli occhi del mondo sono puntanti sugli Stati Uniti, interessati in queste ore dall’arrivo del potentissimo Uragano Florence, che minaccia in particolare il North Carolina. Evacuazioni di massa e allerta massima. Tuttavia non è l’unico fenomeno estremo che si sta verificando nel nostro pianeta: le Filippine devono infatti fronteggiare il pericoloso tifone Mangkhut, conosciuto anche con il nome Ompong, atteso già nelle prossime ore con raffiche di vento fino a 250 km/h.
Dagli ultimi aggiornamenti pare che il supertifone Mangkhut abbia raggiunto il nord delle Filippine. Lo ha annunciato il servizio meteo filippino: il tifone ha toccato terra a Baggao intorno alle 1,40 locali (19,40 italiane) con venti di fino a 205 Km/h. Manila insieme a Hong Kong avevano innalzato il loro livello di allarme, per un fenomeno atmosferico “straordinario per velocità, portata e gravità”, aveva detto il ministro della Sicurezza dell’ex colonia britannica John Lee Ka-chiu.
Il tifone, secondo il Centro meteorologico nazionale, potrebbe infatti causare nella mattina di sabato frane a nord di Cagayan mentre sta accumulando forza. Potrebbe essere il più forte a colpire il Paese quest’anno.
“Temiamo possibili frane a causa del territorio montuoso a nord di Luzon e alluvioni provocate dalle piogge torrenziali previste nella parte settentrionale dell’isola – ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia – Pesanti precipitazioni sono attese anche nella zona occidentale. Siamo preoccupati per le comunità che stanno ancora facendo i conti con le conseguenze delle piogge monsoniche di luglio e agosto”. Oxfam invierà operatori sul campo per supportare i partner locali. Un team è partito oggi per Tuguegarao e un’altra squadra lo farà nei prossimi giorni per valutare i diversi bisogni della popolazione nelle aree più a rischio.