Unico. Un mostro. Una tempesta che accade solo una volta nella vita. L’uragano Florence merita tutte queste definizioni mentre minaccia alluvioni storiche, venti catastrofici e una permanenza di giorni sulla East Coast degli Stati Uniti. 1,7 milioni di persone sono sotto ordine di evacuazione e oltre 10 milioni di persone vivono in posti attualmente sotto allerta per la tempesta. Florence è ora un uragano di categoria 2 ma è ancora considerato una tempesta estremamente pericolosa e potenzialmente letale. Secondo gli ultimi aggiornamenti, il centro della tempesta si trova 378 km a est-sudest di Wilmington, Carolina del Nord, e 450 km a est-sudest di Myrtle Beach, Carolina del Sud, e si sta muovendo verso nord-ovest a 28 km/h. I venti massimi sono scesi fino a 175 km/h, con i venti di intensità di tempesta tropicale che si estendono fino a 280 km dal suo centro.
Jeff Masters, meteorologo di Weayher Underground, dichiara che alla fine l’uragano potrebbe colpire come tempesta di categoria 1, con venti inferiori a 160 km/h, ma ancora abbastanza forte da provocare danni per almeno 1 miliardo di dollari. Il centro dell’uragano dovrebbe indugiare vicino alla costa nella giornata di sabato 15, con venti di 130 km/h prima del “landfall”, con precipitazioni di 500-750 mm e quasi 4 metri di innalzamento del livello del mare.
Secondo gli esperti, Florence dovrebbe continuare a rallentare costantemente mentre si dirige verso la East Coast. Il suo campo di vento si sta espandendo, rendendolo un uragano grande e stabile con un occhio ben definito al centro. Il Centro Nazionale Uragani (NHC) e i modelli informatici hanno cambiato la rotta prevista per l’uragano verso sud ed est, ma questo non significa che la parte settentrionale della Carolina del Nord, la Virginia e altri stati del Medio Atlantico siano al sicuro. La rotta ufficiale vede Florence indugiare a largo della costa della Carolina del Nord dalla serata di oggi, giovedì 13 settembre, fino al “landfall” della mattina di domenica 16, per poi virare in direzione sud verso la Carolina del Sud e la Georgia lunedì 17. A fronte di questo cambiamento, anche la Georgia ha dichiarato lo stato di emergenza, senza però ordinare evacuazioni immediate. Il Vice Presidente Mike Pence ha cancellato un viaggio programmato in Georgia a causa della nuova rotta prevista per l’uragano. Se queste proiezioni si rivelassero esatte, Brian McNoldy, ricercatore sugli uragani dell’University of Miami, dichiara: “È una notizia eccezionalmente brutta, poiché farebbe un “landfall” su centinaia di chilometri di costa, da notare soprattutto l’aumento del livello del mare. Le precipitazioni sono state e continueranno ad essere una minaccia molto importante sull’intera area”.
Solitamente quando una tempesta si avvicina alla costa, i meteorologi sono in grado di dire, con maggior sicurezza, dove colpirà e chi verrà colpito. Ma con Florence è diverso. La tempesta dovrebbe rallentare e vagare a largo delle Carolina nelle prossime ore. Più si fermerà, più la quantità di pioggia prodotta sarà alta, così come l’aumento del livello del mare. Le correnti, che solitamente indirizzano gli uragani, non stanno dando a Florence alcuna direzione. C’è un braccio di ferro tra due sistemi di alta pressione, uno a largo della costa e uno sul Michigan: più vince quest’ultimo, più Florence si sposterà verso sud.
La tempesta sta generando onde enormi, alte circa 25 metri, mentre si avvicina alla costa orientale degli Stati Uniti. L’NHC dichiara che le onde sono state misurate via satellite. Queste onde gigantesche vengono prodotte perché le correnti sono intrappolate da venti potentissimi che si muovono nella stessa direzione della tempesta. Ma le onde non dovrebbero essere dello stesso ordine di grandezza quando si avvicineranno alle coste, poiché si ridurranno man mano che raggiungeranno acque meno profonde.
Le compagnie aeree hanno cancellato quasi 1.000 voli, mentre si prevede che 1-3 milioni di case e aziende rimarranno senza energia elettrica per settimane, a seconda della rotta della tempesta. 2 delle più grandi Motor Speedway dello stato sono state aperte come rifugi per gli evacuati in fuga dalla costa. Ma carenze di carburanti e strade intasate hanno impedito a molti di mettersi al riparo in rifugi, hotel e campeggi lontani. Alcune città della Carolina del Sud hanno stabilito un coprifuoco per le persone che hanno deciso di non seguire gli ordini di evacuazione. La Carolina del Nord ha aperto almeno 50 centri di emergenza in tutto lo stato dopo gli ordini di evacuazioni imposti a circa 1 milione di persone. Lo stato ha circa 2.100 allevamenti di suini su scala industriale che contengono oltre 9 milioni di animali. Le forti piogge di Florence potrebbero causare un disastro naturale se i rifiuti delle fosse di letame, degli scarichi di ceneri di carboni e di altri siti industriali raggiungessero le case o minacciassero le riserve di acqua potabile.