Le piogge cadute nei mesi scorsi hanno penalizzato l’agricoltura in Sardegna: “Quest’anno l’umidità di primavera, proseguita ad agosto ha creato le condizioni per la diffusione della peronospora e della botrite. Dall’altra la violenza delle piogge, le grandinate, e il conseguente eccesso idrico hanno rovinato l’uva. In alcuni casi si è dovuta anche interrompere la vendemmia per l’inaccessibilità delle vigne e per gradazioni zuccherine basse. In questi giorni di tregua si sta cominciando a fare la conta dei danni. Non tutti sono stati danneggiati in modo uguale,” spiega all’Adnkronos il presidente di Coldiretti regionale Battista Cualbu.
Le piogge, spiega Coldiretti, sono state a macchia di leopardo ed hanno interessato tutto il territorio regionale, ma soprattutto il centro sud ed in particolare le coste.
Le bizze climatiche di quest’anno influiranno sulla vendemmia: da una primissima stima di Coldiretti Sardegna si potrebbe ipotizzare un produzione inferiore alla media del 35/40%, con punte anche del 65/70%.
Coldiretti Sardegna chiede che si proceda immediatamente con i sopralluoghi per certificare i danni.