Ai funerali di Genova “lo scrosciante applauso ai rappresentanti del Governo e della Regione significa che c’è ancora fiducia di fronte alle istituzioni. Si dice che i genovesi sono famosi per il mugugno. Ma in questo caso non hanno mugugnato per niente, hanno stretto i denti e si sono rimboccati le maniche. La cosa importante è che questa tensione morale non vada scemando, bisogna tenere la guardia alta. Perché la vera emergenza finirà solo alla ricostruzione del ponte non un minuto prima“: lo ha dichiarato in una intervista a Famiglia Cristiana il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, commissario alla ricostruzione del ponte di Genova. In riferimento al progetto di Renzo Piano spiega: “E’ un bellissimo ponte, anche se non è ancora un progetto completo, mancano le specifiche tecniche degli ingegneri. Ma il progetto di fondo sarà quello. Ci tengo a sottolineare che Piano lavorerà per la sua città a titolo totalmente gratuito. Quando mi ha chiamato per sottopormi il progetto mi ha spiegato che quel ponte da giovane lo aveva percorso tante volte, che la sua Genova doveva risorgere e che il nuovo ponte sarebbe divenuto il simbolo della resurrezione, rispecchiando il carattere dei genovesi, essenziale, asciutto, senza troppi fronzoli“, “ci stiamo muovendo con grande energia per ricostruire. Entro il 2019 serve un nuovo ponte. Resta il dolore per quei 43 morti“.