Nasce il Vocabolario Dantesco, realizzato dall’Accademia della Crusca in collaborazione con l’Istituto Cnr Opera del Vocabolario Italiano (Ovi). La presentazione ufficiale si terrà lunedì 1° ottobre, nella Villa medicea di Castello, a Firenze sede dell’Accademia della Crusca. I due istituti, nell’ambito delle celebrazioni per il settimo centenario della morte del Sommo Poeta, che cadrà nel 2021, hanno dato il via alla redazione di un grande Vocabolario destinato a raccogliere l’intero patrimonio lessicale contenuto nelle opere di Dante Alighieri, sia volgari che latine.
Nella conferenza di lunedì prossimo saranno rese pubbliche e consultabili le prime 200 schede, tutte relative a voci della Divina Commedia. Il Vocabolario Dantesco, frutto del lavoro di alcuni giovani ricercatori, è rivolto a tutti gli studiosi, gli studenti, e gli appassionati della lingua di Dante.
Dopo i saluti di Claudio Marazzini (presidente dell’Accademia della Crusca) e quelli istituzionali il convegno prenderà il via alle ore 10.30 con gli interventi di Paola Manni (“Il Vocabolario Dantesco: dal progetto alla pubblicazione delle prime schede””); Francesca De Blasi, Barbara Fanini, Cristiano Lorenzi Biondi, Fiammetta Papi e Veronica Ricotta (“Nell’officina del Vocabolario Dntesco: gli strumenti e il lavoro di redazione”); Salvatore Arcidiacono (“‘Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!’: metodi computazionali al servizio del Vocabolario Dantesco”).
Seguiranno le relazioni di Rossella Mosti e Zeno Verlato (“Le corrispondenze del Vocabolario Dantesco: Tlio, lessicografia storica, corpora dell’Ovi”) ; Carla Marello (“Far accedere gli studenti al lessico dantesco attraverso il Vocabolario Dantesco in rete”); Rosario Coluccia (Cosa le varianti della Divina Commedia possono insegnare alla storia della lingua e alla lessicografia italiana”; Mirko Tavoni (“Lessicografia ed esegesi dantesca”); Andrea Mazzucchi (Il Vocabolario Dantesco tra antichi commenti alla Commedia e usi stilisticamente marcati del lessico”; Gabriella Albanese (“Per il Vocabolario latino di Dante”); Lino Leonardi (“Conclusioni e prospettive future”). Il convegno si chiude alle 18.00 con la discussione.