Archeologia: svelato il mistero greco di Evia, sito archeologico “decifrato” dopo un secolo dalla scoperta

MeteoWeb

E’ stata costruita nel IV secolo a.C. la palestra scoperta nel sito archeologico di Eretria, nell’isola greca di Evia (o Eubea). Il sito fu scoperto oltre un secolo fa, nel 1917, dall’archeologo Constantine Kourouniotis, ma solo recentemente gli studiosi sono riusciti a capire a cosa servisse. Si tratta di uno dei pochissimi edifici scoperti in questa zona, che ha fornito agli archeologi preziose informazioni sullo sport ai tempi dell’antica Grecia. All’interno dello stesso complesso è stato trovato anche un santuario dedicato a Eileithyia, dea greca del parto e dell’ostetricia.

L’isola di Evia è una nota meta turistica con le sue spiagge e il clima mite per buona parte dell’anno, ma anche ricca di monumenti storici, molte fonti termali e una lunga tradizione enogastronomica. Il turismo è più che altro nazionale, sono infatti per lo più gli ateniesi a decidere di trascorrere le loro vacanze ad Evia. L’isola ha una superficie di 3.580 kmq, la sua costa è lunga 48 km e conta 220mila abitanti. I ritrovamenti archeologici, secondo i quali era abitata fin dall’era paleolitica, sono avvenuti per lo più a Lefkanti, Vasiliko, Manika, Chalkida. Le rovine di Oreoi e Aliveri, invece, sono di epoca medievale. Numerose tombe e resti di epoca post ellenica e micenea, infine, sono stati rinvenuti in molte aree di Chalkida.

Eretria è in un certo senso l’ingresso all’isola e può essere raggiunta con il traghetto da Oropos. Costruita sulle rovine dell’antica città-stato, Eretria era una potenza marittima, commerciale e agricola che fondò diverse colonie nella regione dell’Egeo e nell’Italia del Sud. Di notevole rilevanza artistica son il suo teatro del V secolo a.C., i templi di Apollo Dafniforo, Dioniso, Dimitra e Isida, e infine la “casa del mosaico” con pavimenti risalenti al IV secolo a.C., il Museo Archeologico e la torre con le statue in riva al mare.

Condividi