Con il bacino del Mediterraneo che sta subendo più che mai gli effetti dei cambiamenti climatici, un network internazionale di scienziati ha collaborato per sintetizzare gli effetti e i problemi ambientali da essi creati, così come i rischi che ne derivano, per facilitare i processi decisionali per affrontare la questione. Guidata dal Prof. Wolfgang Cramer (Mediterranean Institute for Biodiversity and Ecology), la prima sintesi dei molteplici cambiamenti ambientali e dei rischi che influiscono sulla vita delle persone sull’intera area è stata pubblicata su Nature Climate Change. Lo studio ha analizzato i vari cambiamenti ambientali e i rischi da loro creati in 5 grandi domini interconnessi: risorse idriche, ecosistemi, sicurezza alimentare, salute, sicurezza umana.
Le temperature medie dell’area sono già aumentate di 1,4°C rispetto all’epoca preindustriale, 0,4°C in più rispetto alla media globale. Anche se il riscaldamento globale futuro venisse limitato a 2°C, come previsto nell’Accordo di Parigi, le precipitazioni estive potrebbero essere ridotte del 10-30% in alcune aree, aggravando quindi le carenze idriche esistenti e riducendo la produttività agricola, soprattutto nei Paesi meridionali.
La produzione alimentare derivante dall’agricoltura e dalla pesca nel Mediterraneo sta cambiando anche a causa di variazioni sociali, economiche e ambientali. Combinate con il cambiamento in corso verso una produzione alimentare basata di più sugli animali, i Paesi meridionali potrebbero ritrovarsi ad aumentare la loro dipendenza dal commercio.
In conclusione, la portata dei cambiamenti climatici osservati nel Mediterraneo supera le tendenze globali. Gli effetti hanno ulteriormente esacerbato i problemi ambientali esistenti causati dai cambiamenti nell’uso della terra, come urbanizzazione e intensificazione agricola, crescente inquinamento e biodiversità in declino. Il Prof. Michael Tsimplis (School of Law at City University of Hong Kong), parte del team internazionale, ha dichiarato: “Questo studio suggerisce che i rischi creati dai cambiamenti climatici nel Mediterraneo sono sottovalutati perché sono stati esaminati indipendentemente. Ma in realtà, sono interconnessi e interagiscono con problemi sociali ed economici, aggravandone gli effetti”.