Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Pasta e per l’occasione a Firenze è stata presentata la “pasta del benessere“: più leggera, a basso indice glicemico, altamente digeribile, adatta per i diabetici e gli insulino resistenti. Piena di qualità salutistiche, dunque, ma che allo stesso tempo soddisfa anche i palati più esigenti. Nata per gli sportivi, ai quali assicura il giusto apporto di carboidrati, è adatta a tutti, grandi e piccoli. E’ stata ideata da Raimondo Mendolia, maestro pastaio genovese di nascita ma fiorentino d’adozione, ideatore dell’ingegneria della pasta. Nel suo laboratorio di Firenze vengono prodotto ogni giorno chili di pasta fresca di ogni tipo, in base alle esigenze: per gli sportivi, per i diabetici, o integrale. Il denominatore comune di ogni qualità di pasta, però, è uno solo, imprescindibile: gli ingredienti genuini, ricchi di antiossidanti e a lento rilascio glicemico.
“Pasta del benessere – spiega Mendolia – è il concetto che comprende tutti i tipi di pasta che sto elaborando. in particolare le paste da sportivi che ho chiamato paste atletiche. I contenuti principali sono i grani antichi siciliani, la farina di teff, l’inulina e la curcuma. La farina di teff è un cereale che arriva da Etiopia e Eritrea, dove non abbiamo glutine. Abbiamo poi l’inulina, una fibra alimentare che ha particolari funzionalità, e la curcuma che è un antiossidante e anti-infiammatorio naturale“.
Ma la pasta fa poi così male? A rispondere a questa domanda è la nutrizionista Emma Balsimelli: “Mangiare pasta a basso indice glicemico è adatto a tutte le fasce di età, sia per gli sportivi che per i più sedentari. E’ il modo giusto per mantenere il peso e garantire una performance ottimale. La pasta possiamo mangiarla anche la sera, concilia il sonno e tiene sotto controllo il colesterolo; meglio al dente che troppo cotta, è più digeribile. E mi raccomando gustatela senza sensi di colpa. I carboidrati servono anche a bruciare i grassi!“.