Il governo australiano e l’industria mineraria australiana hanno respinto al mittente il rapporto del Comitato dell’ONU per il clima, l’IPCC, che chiede alle nazioni di eliminare gradualmente tutte le centrali a carbone entro la metà del secolo, per evitare le gravi conseguenze del riscaldamento globale.
Il primo ministro, Scott Morrison, ha difeso le compagnie minerarie, dichiarando che il rapporto “non presenta raccomandazioni all’Australia” e che la priorità del governo è “di assicurare che i prezzi dell’elettricità siano più bassi per le famiglie e per le aziende“.
L’Australia è la maggiore esportatrice di carbone al mondo e i gruppi industriali, come il Queensland Resource Council, respingono ogni prospettiva di chiusura del settore.