Ricercatori della Leibniz University hanno ottenuto, per la prima volta nello spazio, un particolare stato della materia chiamato condensato di Bose-Einstein, che si ottiene quando si porta un gas a temperature estremamente vicine allo zero assoluto (-273,15 gradi), rendendolo molto denso: il risultato, pubblicato su Nature, assume una particolare importanza se si considera che tali condensati possono rappresentare dei rivelatori molto sensibili di forze come la gravità e studiarli consente di comprendere meglio, ad esempio, le onde gravitazionali, la relatività generale e la meccanica quantistica.
I ricercatori sono riusciti a ottenere questo stato della materia a bordo della navicella spaziale Maius-1 (Matter-Wave Interferometry in Microgravity), dimostrando che le sue proprietà sono le stesse dei condensati ottenuti a terra: il risultato potrebbe portare ad una nuova era di esperimenti nello spazio.
Ipotizzato nel 1925 da Satyendra Nath Bose e Albert Einstein, il condensato è stato prodotto per la prima volta in laboratorio nel 1995, da Eric Cornell, Carl Wieman e Wolfgang Ketterle che, per tale motivo, nel 2001 sono stati premiati con il Nobel per la fisica.