Energia, Terna: entra in esercizio la nuova linea che favorirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Brasile

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Terna, nell’ambito delle proprie attività Internazionali, tramite la sua controllata Santa Maria Transmissora de Energia, ha concluso i lavori di realizzazione e messo in esercizio la nuova linea elettrica in alta tensione “Santa Maria 3 – Santo Angelo 2” nello stato di Rio Grande do Sul, nel sudest del Brasile.

L’elettrodotto a 230 kV, lungo 158 km, è considerato di prioritaria importanza per lo stato di Rio Grande do Sul poiché consentirà di integrare nella rete di trasmissione nazionale l’energia prodotta dagli impianti da fonte rinnovabile, in particolar modo quelli eolici, presenti nel sud del Paese. Attualmente il Brasile rappresenta il più grande mercato energetico dell’America Latina e il terzo al mondo dopo Cina e Usa.

La piena funzionalità della nuova linea elettrica arriva con due mesi di anticipo rispetto alla data prevista concordata con Aneel (l’Agenzia Nazionale per l’Energia elettrica) e a poco più di un anno dall’acquisizione da parte di Terna delle concessioni di durata trentennale per la progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione di due infrastrutture, avvenuta come comunicato al mercato il 26 giugno 2017, dopo aver vinto una gara internazionale (indetta da Aneel). L’altra opera in concessione a Terna, che attualmente è in fase di costruzione, è una linea elettrica a 500 kV lunga 350 km nello stato del Mato Grosso (nel centro del Brasile) e il cui completamento è atteso nei prossimi mesi. Per Terna il valore degli investimenti previsti ammonta a circa 160 milioni di euro.

Siamo molto soddisfatti di aver messo in esercizio questa nuova linea – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Terna, Luigi Ferrarische abbiamo ultimato in anticipo rispetto ai tempi inizialmente previsti e che rappresenta un importante passo della presenza di Terna in Brasile. In linea con la strategia di investimenti internazionali già annunciata, anche questo progetto ci consente di mettere a frutto il know-how tecnologico maturato nel nostro core business, naturalmente mantenendo inalterato il profilo di rischio e gli impegni finanziari complessivi”.

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