Il Volcán de Fuego del Guatemala e’ entrato in una nuova e intensa fase eruttiva e ha riversato flussi piroclastici su sui fianchi, com’era accaduto il 3 giugno scorso (vedi foto nella gallery a corredo dell’articolo) quando diversi villaggi erano stati investiti dal materiale incandescente che aveva causato circa 450 morti (di cui ancora oltre 200 risultano dispersi perché i cadaveri non sono mai stati recuperati, seppelliti da metri di cenere rovente). Il portavoce della Protezione civile, David De Leon, ha spiegato che il canyon di Santa Teresa e’ stato percorso da un’ondata di sabbia lavica che ha trascinato con sé fango, rocce e alberi. Il vulcano ha emesso una colonna di cenere che ha raggiunto i 4,8 chilometri di altezza, e fontane di lava che si sono innalzate tra i 100 e 200 metri sopra il cratere. La strada nazionale 14, che scorre nei pressi del vulcano, e’ stata chiusa e sono stati evacuati gli abitanti di alcuni piccoli villaggi.
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Guatemala, nuova eruzione del “Volcán de Fuego”: flussi piroclastici come quelli che il 3 giugno hanno ucciso 450 persone
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