Le operazioni di spegnimento del vasto incendio boschivo che sta interessando dal pomeriggio il bellunese sono rese difficili da un forte vento di foehn che spira sulla zona, impedendo l’utilizzo degli elicotteri. Lo sottolinea l’Arpav di Belluno spiegando che nell’area montana sono stati registrati valori termici eccezionalmente alti per il mese in corso.
A Feltre si è raggiunta una massima di 30,5°C e a Belluno 29.2°C. Caldo molto insolito anche ad Agordo (27,5°C) e a San Martino d’Alpago dove si sono raggiunti i 25,2°C. In queste località sono stati battuti i record di temperatura massima per ottobre.
Viene segnalato un forte vento che ha soffiato in quota e a tratti anche nelle valli. Sulle vette dolomitiche a 3000 metri si sono superati i 110-120 Km/h. Ad Agordo, in particolare, nell’area dove sta avvenendo il rogo, le raffiche sono state di 71 Km/h, a Cortina di 77 Km/h e a Longarone di 64 Km/h.
Un appello agli abitanti di Taibon Agordino a restare chiusi in casa è stato lanciato dal sindaco a causa di vasto incendio che sta interessando dal pomeriggio una vasta porzione della Provincia di Belluno.
A causare le fiamma, secondo le parole dell’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, potrebbe essere un albero caduto sui fili dell’alta tensione. In una riunione in Prefettura si sta valutando l’eventuale evacuazione di alcune case, tenendo conto che le fiamme solo alimentate dal forte vento.
Le fiamme hanno un fronte di quasi un chilometro. Secondo quanto verificato dai Vigili del fuoco, l’incendio sta ‘salendo’ verso la vetta del monte, spinto dal forte vento, e potrebbe così risparmiare le case di Taibon. Il problema più grosso al momento è il fumo.