L’isola di Sulawesi, dove la scorsa settimana si è verificato il devastante terremoto magnitudo 7.4 e lo tsunami che ha travolto Palau e Donggala, sta affrontando in queste ore anche l’eruzione del vulcano Soputan, sito a circa 600 km da Palu, nel nord dell’isola. Si è alzata una colonna di cenere e fumo alta 6 km: le autorità hanno consigliato alla popolazione di evitare un’area fino a 6.5 km a sudovest del vulcano ed hanno avvisato i controllori del traffico aereo dei rischi legati alle nubi di cenere.
Il numero delle vittime del terremoto/tsunami è salito a 1.347 morti accertati, secondo l’ultimo aggiornamento dell’agenzia di protezione civile indonesiana.
I soccorritori si stanno concentrando su una decina di siti chiave intorno alla città distrutta di Palu. Per esempio l’hotel Roa-Roa, dove si ritiene che sotto le macerie ci siano fino a 60 persone; nonché un centro commerciale, un ristorante e la zona di Balaroa. Secondo l’ufficio umanitario dell’Onu, sono circa 200mila le persone che hanno bisogno di aiuto urgente, e fra loro decine di migliaia di bambini. Si stima che le cause distrutte o danneggiate da sisma e tsunami siano 66mila.
