Lunedì 29 Ottobre la tempesta che ha colpito l’Italia non è stata una normale perturbazione autunnale: fosse stato un ciclone tropicale, sarebbe stato classificato sulla scala Saffir-Simpson come un Uragano di 3ª categoria. Soprattutto in Liguria, gli effetti al suolo sono stati catastrofici per tutto il litorale da Ventimiglia a Sarzana con venti a 180km/h e onde alte più di 10 metri. Gli esperti Gianfranco Meggiorin, di Navimeteo Marine Weather Forecasters, e Federico Brescia Velikopoljsky hanno analizzato il fenomeno dal punto di vista tecnico-meteorologico e oceanografico e hanno spiegato che “ci sono situazioni meteo, eventi importanti che segnano la storia della navigazione, delle coste e dei porti del Mediterraneo. Le condizioni meteomarine verificatesi lunedi’ sono certamente tra queste“.
La causa di questa mareggiata in Liguria è da ricercare nel profondo ciclone Mediterraneo che ad inizio settimana si è approfondito sulle Baleari e in veloce risalita sul Mar Ligure ha portato piogge torrenziali, venti impetuosi e forti mareggiate. La giornata è iniziata con un forte temporale sullo spezzino che – stazionando sulla zona per circa 2 ore a causa della convergenza di venti da Sud e Sud Est – ha provocato allagamenti in tutta la città. All’interno del fenomeno erano presenti venti di downburst (violenta colonna di aria fredda che scende dal cumulonembo a terra) tali da far rompere gli ormeggi ad una nave da crociera e spostare interi container nei moli del porto.