Situazione in lento miglioramento a Verona: la lunga piena dell’Adige si è affievolita nel tardo pomeriggio. Il fiume ha raggiunto il suo livello massimo stamani alle 5.30, quando a Ponte Nuovo ha toccato 1,95 metri sopra lo zero idrometrico. Alle 8.30 il livello dell’Adige era ancora di 1,94 metri per poi iniziare una lenta discesa tanto che a mezzogiorno l’altezza era pari a 1,76 metri sopra lo zero.
L’ultimo sussulto dell’onda di piena si è verificato alle 15, quando il fiume è tornato a toccare 1,89 metri sopra lo zero idrometrico per poi avviare una costante discesa dei valori. Alle 16.30, con il deflusso ormai avviato, l’altezza dell’Adige era di 1,65 metri. Nessuna esondazione del fiume si è registrata in città.
Per tutto il giorno, sono rimasti osservati speciali Castelvecchio, Ponte Pietra, la zona della Giarina, Boschetto e le Basse di San Michele grazie all’operato degli agenti della Polizia municipale e dei volontari della Protezione civile. Per ragioni cautelari, si è decisa la chiusura al traffico, fino alle 13, di lungadige Attiraglio e l’accesso al Pronto soccorso, in accordo con l’Azienda ospedaliera, è stato garantito da piazzale Stefani. Chiuso anche Bosco Buri, che era inagibile in quanto allagato. La vigilanza è stata costante anche lungo gli argini e gli altri ponti della città, nessuno dei quali è stato chiuso. Visto il miglioramento delle condizioni meteo e dei livelli dei corsi d’acqua, la prefettura ha comunicato che non sussistono più le condizioni per la chiusura delle scuole che, quindi, domani saranno tutte regolarmente aperte.
“La piena dell’Adige che oggi ha attraversato la nostra città è stata solo l’ultima delle allerte che in questi giorni hanno toccato Verona come il resto dell’Italia – ha spiegato il sindaco Federico Sboarina -. Il piano di emergenza comunale ha funzionato e solo in due punti, lungadige Attiraglio e Bosco Buri, sono state necessarie le chiusure per qualche ora.
Il resto della città non ha subito contraccolpi anche grazie al fatto che l’onda di piena è stata ben gestita con l’apertura della condotta di sfogo nel lago di Garda. Ciò che non ha funzionato, invece, è stata l’ondata di fake news che sui social annunciavano chiusure di ponti e di scuole, nonostante le informazioni ufficiali fornite dal Comune e dalla Prefettura fossero diverse. Inoltre, la scelta di chiudere le scuole presa dal Prefetto ha avuto un effetto preventivo importante. La nostra è una grande città e lo dimostra anche in queste situazioni, perché può contare su un’efficiente capacità organizzativa e su figure preparate nella gestione delle emergenze”