Migliorare la raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi in plastica in Sicilia grazie a un progetto dedicato alla regione. E’ l’obiettivo di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica.
“Il nostro obiettivo è portare quantità e qualità della raccolta differenziata siciliana ai migliori livelli nazionali, ponendo anche l’accento sul recupero delle stoviglie monouso che rappresentano un’importante componente dei rifiuti conferiti al Consorzio sul territorio siciliano, oltre che un vitale settore industriale nell’ambito dell’economia dell’isola, ricca di competenze ed eccellenze“, spiega il presidente di Corepla, Antonello Ciotti, in occasione del convegno “L’innovazione tecnologica delle materie plastiche nell’economia circolare in Sicilia”, a Palermo.
“Abbiamo infatti individuato il primo impianto in Sicilia che selezionerà in modo continuativo piatti e bicchieri in plastica – continua Ciotti – per avviarli a riciclo e ottenere così un granulo utilizzabile per la creazione di nuovi oggetti”.
Qualche numero: la raccolta in Sicilia si prevede raggiunga le 53.000 tonnellate di imballaggi in plastica a fine 2018 facendo registrare un +40% rispetto al 2017 e un aumento significativo dei corrispettivi versati da Corepla ai Comuni che effettuano la raccolta. Rispetto al 2017, che vedeva la raccolta pro capite di imballaggi in plastica a 7,5 kg/ab/anno, nel 2018 si raggiungeranno mediamente i 10,5 kg/ab/anno.
Con punte di eccellenza in Comuni con oltre 50.000 abitanti come Marsala (22 kg/anno), Gela (16 kg/anno), Vittoria (15 kg/anno) e Acireale (19 kg/anno) o altri più piccoli come Alcamo, San Cataldo, Aci Castello, Capo D’Orlando, Raffadali, Mazzarino, Cinisi, Riesi e Trecastagni, ma l’incidenza delle scarse raccolte nelle grandi città continuano a penalizzare le performance dei tanti comuni virtuosi.
L’obiettivo è anche quello di arrivare a “un riciclo programmato e non più subito“, come lo definisce Maurizio Carta, della Scuola Politecnica di Palermo. “In questo orizzonte – spiega Carta – la Scuola Politecnica dell’Università di Palermo è impegnata sia sul versante del design di prodotto, sia su quello dell’ingegneria chimica e dei processi industriali, sia sulla valutazione economica degli impatti del riciclo, che sulle ricerche degli effetti sull’ambiente naturale. Siamo una Scuola orientata alla sostenibilità ambientale e ritengo la partnership con Corepla un valore aggiunto della nostra missione”.
Un esempio concreto di economia circolare applicata alla filiera chimica, è il progetto di sviluppo di tecnologie per il riciclo delle plastiche, quelle ad esempio provenienti da oggetti comuni, quali vasetti per lo yogurt, piatti e bicchieri. “Versalis è leader nella produzione di polistirene, prodotto largamente utilizzato nella vita quotidiana – dichiara Luisa Lavagnini, direttore Business Unit Stirenici Versalis (Eni) – Nell’impianto pilota a Mantova, Versalis ha simulato con successo l’utilizzo di polistirene da post-consumo per produrre polistirene espandibile, che poi viene utilizzato per realizzare pannelli per l’isolamento termico degli edifici”.
E ancora, nell’ambito dell’incontro si è parlato di riciclo del polistirolo che “oltre a quello del polipropilene già avviato negli scorsi anni – spiega Antonio Protopapa, direttore R&D di Corepla – vede in Italia i primi successi grazie soprattutto alla possibilità di effettuarne la selezione presso i Centri di Selezione (CSS) di Corepla, all’intuizione di un importante riciclatore Corepla che è riuscito a trovare la giusta applicazione e ad un mercato sempre più attento all’utilizzo di prodotti contenenti quote significative di Materie Prime da riciclo. Tutti elementi utili e necessari all’innovazione e al raggiungimento dei nuovi obiettivi UE”.
Raccolta e riciclo. Da Corepla un progetto per la Sicilia
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