La pagina Facebook personale può svelare se una persona soffrirà in futuro di depressione. Il contenuto di messaggi e parole scritte sul noto social network, infatti, possono essere affidabili campanelli d’allarme per una diagnosi precose. Alcuni esempi: rischiano di soffrire di disturbi depressivi persone che utilizzano spesso parole come ‘lacrime‘, ‘sentimenti‘, o che fanno ricorso alla prima persona raccontando fatti ed eventi; stesso discorso vale per le parole che esprimono ostilità, solitudine, pensieri eccessivamente ricorrenti. A rivelarlo è stato uno studio condotto da esperti delle University of Pennsylvania e Stony Brook University pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, al termine del quale è stato sviluppato un algoritmo in grado di predire future diagnosi di depressione, in base ai contenuti apparsi sulla pagina Facebook di un campione sperimentale di individui.
Rischio depressione? Gli scienziati hanno creato un programma che può stabilirlo analizzando la pagina Facebook
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