Roma, dai droni ai laser: è sempre più hi-tech il monitoraggio della città

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Sistemi di navigazione per le auto a guida autonoma, aerofotografia per la previsione delle voragini stradali, realta’ aumentata per l’addestramento del personale di soccorso, droni e laser-scanner per il monitoraggio e la manutenzione di strutture, edifici storici e siti archeologici: sono alcuni dei temi al centro di “Technology for All 2018”, il forum sull’innovazione tecnologica per il territorio, i beni culturali e le smart city, in corso fino al 5 ottobre a Roma.

Non si tratta di tecnologie futuristiche, ma gia’ di realta’ usate per monitorare e proteggere l’ambiente, come dimostra il sempre piu’ intenso impiego dei droni nei soccorsi per le catastrofi naturali e le grandi emergenze. Il direttore centrale per l’Emergenza dei Vigili del fuoco, Giuseppe Romano, ha mostrato infatti l’intensa attivita’ di volo fatta con sistemi a pilotaggio remoto durante il terremoto ad Amatrice, la valanga di Rigopiano e il crollo del Ponte Morandi a Genova. Altro esempio e’ quello portato da Massimo Comparini, responsabile Geoinformazione di Leonardo/Telespazio sulle tecnologie spaziali per il monitoraggio delle infrastrutture.

“Le tecniche di interferometria radar, in cui l’Italia e’ leader grazie alla costellazione COSMO-SkyMed – ha detto – consentono di seguire nel tempo scostamenti millimetrici del terreno. I satelliti non permettono ancora un monitoraggio in tempo reale, ma unendo i dati di sensori sul posto e quelli raccolti da droni, si possono estrarre le informazioni rilevanti al momento giusto e nei tempi piu’ rapidi possibili”. Dimitri Dello Buono, capo della Segreteria Tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha sottolineato l’importanza che i diversi enti facciano sistema in modo strutturato e sistematico per garantire la sicurezza delle infrastrutture del territorio, condividendo i dati in loro possesso.

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