Sanità, bilancio sociale Enpam: “Più tutele per giovani e maternità”

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Più tutele per i giovani medici e per la genitorialità. Sono alcuni dei punti di forza del bilancio sociale dell’Enpam 2018 presentato oggi al 75.esimo congresso nazionale della Fimmg a Cagliari. “Il nuovo regolamento a tutela della genitorialità entrato in vigore lo scorso anno ha comportato un aumento di 1.000 euro dell’indennità di maternità per le dottoresse con reddito annuo fino a 18 mila euro. Le professioniste che ne hanno beneficiato sono state oltre 900″, sottolinea l’Enpam in un nota sul bilancio sociale.

È stata inoltre introdotta un’indennità per gravidanza a rischio di 33,50 euro al giorno per un periodo massimo di 6 mesi, senza limite di reddito. Infine l’Enpam ha varato un bonus bebè per le spese di baby sitter e asilo nido di 1.500 euro.

È necessario creare le condizioni per sostenere il lavoro – ha spiega Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam – non solo creando opportunità per i professionisti attraverso investimenti mirati, ma anche con un welfare che sia di supporto, perché le esigenze non diventino bisogni. Penso per esempio alle tutele per la genitorialità, perché i giovani possano costruirsi una famiglia senza essere tagliati fuori dai meccanismi produttivi, ai mutui agevolati per l’acquisto della prima casa e dello studio professionale perché siano sostenuti nella fase iniziale della vita lavorativa”.

L’Ente dei medici e degli odontoiatri nell’anno del suo ottantesimo anniversario ha raggiunto 363.670 iscritti attivi e 111.770 pensionati, con un patrimonio che a fine anno ha toccato quasi 20 miliardi di euro (19,74 miliardi; +1,165 miliardi in più rispetto all’anno precedente). L’indice di solidità – evidenzia il documento – che misura il rapporto tra il patrimonio e le pensioni pagate nell’anno è salito a 12,95.

Nel bilancio sociale, l’Enpam illustra le novità dell’ultimo anno: i giovani che studiano al centro-nord hanno la tendenza ad essere più previdenti rispetto a quelli che frequentano atenei del sud. Il dato emerge dall’analisi delle prime iscrizioni facoltative all’Enpam, che per il momento è l’unico ente previdenziale italiano ad ammettere anche gli studenti, prima che inizino a lavorare. L’iscrizione all’Enpam è consentita agli studenti iscritti all’ultimo e al penultimo anno dei corsi di laurea in medicina e in odontoiatria (cioè al 5° e 6° anno).

I dati evidenziano che in Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna c’è la maggiore concentrazione di studenti ‘previdenti’ rispetto al totale degli immatricolati all’università. Fanalini di coda sono Calabria, Puglia e Campania”, evidenzia il documento. “L’iscrizione degli studenti è una delle novità di cui rende conto il bilancio sociale 2018 – osserva l’Enpam – L’aspetto economico non si rivela un ostacolo per chi sceglie di farsi una posizione previdenziale. Il bilancio evidenzia infatti che l’89% dei neo-iscritti ha scelto di pagare subito la quota di adesione e solo l’11% ha chiesto di posticipare il pagamento al momento dell’iscrizione all’Albo. L’importo del contributo è di 108 euro all’anno”. “Il bilancio sociale 2018 sancisce il passaggio dalla linea al cerchio, cioè dal collegamento lineare lavoro-previdenza al collegamento circolare dal lavoro alla previdenza e dalla previdenza alla tutela del lavoro, di chi ha lavorato e di chi lavorerà”, ha aggiunto Alberto Oliveti nel presentare il documento.

Le disponibilità patrimoniali consentono all’Enpam “di investire in maniera cospicua nell’economia reale con particolare riguardo agli investimenti ‘mission related’, che possono cioè produrre ricadute positive per la professione. L’Ente ha deciso di destinare a questo scopo fino al 5 per cento degli investimenti. L’importo – ricorda la nota – già deliberato sfiora i 600 milioni di euro, suddivisi tra ricerca scientifica e biotecnologica, residenze sanitarie assistite, ospedali, università e l’infrastruttura bancaria del Paese (Banca d’Italia)”. “Una forma di investimento diretto sulla professione dei propri iscritti è quella della concessione di mutui per farsi un proprio studio medico – conclude l’Enpam – La misura, lanciata lo scorso anno, prevede la possibilità di chiedere direttamente all’Enpam un mutuo ipotecario fino a 300 mila euro, con tasso ridotto per i medici e i dentisti fino a 45 anni di età”. 

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