È ben noto che fumare sigarette provochi macchie sui denti che non sono facilmente rimovibili spazzolando regolarmente, ma poco si sa sugli effetti di sigarette elettroniche e prodotti di riscaldamento del tabacco. Gli scienziati della British American Tobacco (BAT) hanno così deciso di confrontare una sigaretta elettronica, un prodotto che scalda il tabacco e una sigaretta convenzionale per determinare i loro effetti sullo smalto dei denti. I risultati sono stati pubblicati sull’American Journal of Dentistry. Questi prodotti di nuova generazione non prevedono la combustione: il vapore e l’aerosol che producono sono meno complessi e contengono livelli notevolmente più bassi di alcune sostanze tossiche rispetto al fumo di sigaretta.
I test sono stati condotti su blocchi di smalto prelevati da incisivi bovini. Per replicare le condizioni della bocca, questi blocchi sono stati primi incubati con saliva per permettere la formazione del tipico strato protettivo che si forma sui denti. I blocchi di smalto sono stati esposti alle polveri sottili (isolate dal fumo/vapore) per 14 giorni e poi a tutto il fumo/vapore (equivalente ad un pacco di sigarette al giorno) per 5 giorni.
“Molti studi hanno affermato che è il catrame contenuto nel fumo di sigaretta a macchiare i denti”, ha dichiarato Annette Dalrymple, scienziata della BAT, che ha sottolineato anche l’importanza di condurre ulteriori studi per comprendere gli effetti a lungo termine sulla salute orale e sulla colorazione dei denti quando i fumatori passano all’uso di prodotti di nuova generazione.