Prossima tappa Mercurio, il pianeta degli estremi. E’ tutto pronto alla base spaziale di Kourou nella Guiana francese per la missione BepiColombo che stanotte sarà lanciata alla volta di Mercurio. Il lancio è al momento confermato alle 3,45 ora italiana del 20 ottobre, a bordo del vettore Ariane V. Dopo la Nasa con le missioni Mariner 10 e Messenger, ora sono l’Europa con l’Esa ed il Giappone con la Jaxa a voler esplorare il misterioso pianeta roccioso che, insieme a Venere, Terra e Marte, fa parte del gruppo dei pianeti “terrestri” del Sistema Solare.
La missione su Mercurio, il pianeta più interno in assoluto del sistema solare, è una ‘prima assoluta’ per l’Agenzia Spaziale Europea che ha realizzato la sonda Mercury Planetary Orbiter (MPO) che si avvicinerà a Mercurio per analizzarne la superficie e la composizione. L’agenzia spaziale giapponese Jaxa è invece responsabile dell’orbiter Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO) che cercherà di studiare in dettaglio l’ambiente magnetico del pianeta roccioso.
La missione è stata battezzata BepiColombo come tributo al matematico, fisico, astronomo e ingegnere italiano Giuseppe Colombo. E la missione, dal costo stimato di circa 2 miliardi di euro e ‘pietra miliare’ nel programma spaziale europeo, parla molto italiano. Il nostro Paese ha infatti un ruolo di primo piano in questa nuova avventura spaziale che vede l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Inaf in una posizione di punta insieme ad un team di imprese eccellenti del nostro Paese.
Per BepiColombo l’Asi ha infatti realizzato 4 dei 16 strumenti-esperimenti a bordo dei due orbiter. Su MPO si alzeranno in volo gli strumenti italiani ISA, SERENA, SIMBIO-SYS e MORE. Molto forte nella missione il contributo degli scienziati italiani, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) con un gruppo di ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma che ha realizzato lo strumento MORE con il team guidato da Luciano Iess.
Con BepiColombo vola l’eccellenza tecnologica delle industrie italiane. Fondamentale infatti per la missione il ruolo del Gruppo Leonardo che, con la joint venture Thales Alenia Space ha coordinato un consorzio industriale di 35 imprese europee, mentre Leonardo ha realizzato come Prime Contractor la ‘suite’ di strumenti scientifici SIMBIO-SYS fornito dall’Asi e Telespazio, con la controllata Telespazio Vega Deutschland, ha sviluppato importanti sistemi per il segmento di Terra della missione. Ci vorranno oltre 7 anni prima che BepiColombo raggiunga Mercurio che si trova a circa 58 milioni di chilometri dal Sole. Per gli scienziati dello spazio, la missione è una delle più sfidanti mai realizzate nell’esplorazione planetaria di lunga durata. Mentre sta già scattando il count down, gli scienziati guardano al lungo viaggio che aspetta BepiColombo il cui arrivo intorno a Mercurio è previsto a dicembre 2025. La missione che sta per iniziare dovrebbe chiudersi a maggio 2028, ma non si esclude che il lavoro di BepiColombo possa durare più di quanto oggi si immaginano gli scienziati.