Per New Horizons si avvicina un altro momento fatidico, dopo lo storico incontro con Plutone: mancano infatti solo tre mesi al fly by di Ultima Thule, l’oggetto della Fascia di Kuiper cui la sonda della Nasa farà visita giusto in tempo per festeggiare l’arrivo del 2019. Con un traguardo così importante in vista, nulla può essere lasciato al caso ed è questo il motivo per cui il team scientifico della missione ha svolto delle vere e proprie prove generali dei compiti che dovrà svolgere tra il 31 dicembre 2018 e il 1° gennaio 2019. I test – riporta Global Science – si sono svolti il mese scorso, dal 6 all’8 settembre, presso il Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University, nel Maryland; vi hanno preso parte oltre 50 ricercatori che hanno svolto le prove nel luogo dove effettueranno il monitoraggio del fly by, utilizzando gli strumenti software che verranno impiegati in quel momento.
Il folto gruppo di scienziati ha simulato la ricezione e l’analisi dei dati che New Horizons invierà ed ha lavorato in sinergia con gli esperti di comunicazione della missione che dovranno dare ai media l’annuncio dello storico sorvolo. I tre giorni di prove si sono inseriti nell’ambito di una vasta serie di test condotti dal team della missione per affrontare gli aspetti più critici del fly by, dalle operazioni di sorvolo alla ricerca di anelli e lune fino alle potenziali situazioni di rischio che si possono presentare in un contesto così delicato. I ricercatori hanno anche simulato, come possibile scenario, l’eventualità che Ultima Thule possa essere un oggetto multiplo, circondato da un anello sottile.
Una prospettiva del genere non è inverosimile, dal momento che i dati raccolti sinora sull’oggetto in questione sembrano indicare un sistema binario con le due componenti che orbitano molto vicino tra di loro o addirittura si toccano. Con il fly by di Ultima Thule, New Horizons raggiungerà il record della più lontana esplorazione di un corpo celeste mai effettuata in precedenza. Ultima Thule si trova ad una distanza di 6,5 miliardi di chilometri dalla Terra.