A seguito del violento terremoto magnitudo 6.8 al largo dell’isola greca di Zante, si è registrato un innalzamento del mare tra i 6 e i 9 cm e soltanto in una zona della Calabria: questo, secondo i dati del Dipartimento della Protezione Civile, l’effetto che il sisma ha prodotto nelle acque territoriali italiane.
L’innalzamento di 6 cm è stato registrato dalle boe di segnalazione a largo di Crotone, a Le Castelle; il picco massimo, 9 cm, è stato registrato nel porto di Crotone.
Nessuna variazione significativa del mare è stata rilevata dalle boe in Puglia, Basilicata, Sicilia e nelle altre zone della Calabria.
Dopo il terremoto, il Centro allerta tsunami dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) aveva diramato un messaggio di allerta “Arancio” per possibili variazioni del livello del mare inferiori ad un metro: l’allarme è rientrato poco prima delle 7.