Diventa sempre più grave il bilancio delle vittime accertate per il terremoto magnitudo 7.5 e lo tsunami che hanno devastato l’isola di Sulawesi (Indonesia) lo scorso 28 settembre: i morti sarebbero ormai 2.045, mentre si calcola che i dispersi siano circa 5.000.
“Le Ong straniere non sono autorizzate ad andare direttamente sul terreno. Tutte le azioni devono essere svolte con dei partner locali“: lo ha precisato in una nota l’Agenzia indonesiana di gestione delle catastrofi, che annuncia nuove regole che vietano alle squadre straniere di procedere alle ricerche di corpi di vittime nelle zone di Palu, proprio dove migliaia di persone mancano all’appello.