A seguito del terremoto e tsunami del 20 settembre, le autorità indonesiane hanno reso noto che “l’operazione di ricerca e soccorso delle vittime si concluderà oggi“: secondo le stime ufficiali sono stati recuperati 2.045 corpi, ma vi sarebbero ancora 5mila dispersi che potrebbero essere rimasti intrappolati sotto le macerie di interi villaggi distrutti.
Il governo indonesiano aveva dichiarato in precedenza che non si sarebbero effettuate ricerche nelle aree più danneggiate, che diventano quindi, di fatto, delle fosse comuni.
Le aree di Balaroa, Petobo e Jono Oge, sono state distrutte dalla liquefazione del terreno.