Negli Stati Uniti il tribunale di San Francisco ha confermato la sentenza che condanna il colosso dei prodotti agricoli Monsanto come responsabile del cancro terminale che ha colpito un giardiniere di 46 anni, ma ha ridotto significativamente il risarcimento all’uomo: la somma, originariamente fissata in 289 milioni di dollari, è stata rivista a 78 mln.
Il giudice Suzanne Ramos Bolanos ha deciso che, in caso di accettazione del risarcimento, la richiesta di Monsanto per un nuovo processo verrebbe respinta. Ad agosto una giuria aveva indicato il risarcimento record per il giardiniere, Dewayne Johnson, creando un precedente per altri casi contro la compagnia Usa, passata sotto il controllo del gruppo tedesco Bayer.
A Johnson è stato diagnosticato un cancro linfatico terminale nel 2014, attribuito all’utilizzo professionale di due prodotti Monsanto, uno dei quali contiene un particolare composto di glifosato, accusato di causare il linfoma non Hodgkin, un tipo di cancro che colpisce i globuli bianchi.