Una maxi-ricerca pubblicata su “The Lancet Diabetes & Endocrinology” ha concluso che la vitamina D negli adulti non previene le fratture e le cadute e non migliora la densità delle ossa: “Le linee guida in vigore andrebbero cambiate per riflettere questi risultati. Data la robustezza delle evidenze oggi a disposizione, crediamo inoltre che non sia piu’ giustificabile condurre ulteriori trial clinici sulla vitamina D alla ricerca di effetti positivi sull’apparato muscolo-scheletrico,” ha spiegato Mark Bolland, l’autore dello studio, della University of Auckland.
I ricercatori hanno esaminato un’immensa mole di dati relativi a 81 sperimentazioni cliniche sull’integrazione di vitamina D sia a dosi basse sia alte: a nessuna dose è risultata protettiva contro fratture (di ogni tipologia, fratture d’anca o vertebrali etc), cadute e per remineralizzare le ossa.
Gli autori continuano a raccomandare l’uso di integratori di vitamina D per la salute delle ossa, ma concludono che le linee guida dovrebbero essere aggiornate, per riflettere le migliori evidenze scientifiche aggiornate.