Dopo la violenta ondata di maltempo di inizio settimana, non cessano le conseguenze delle avverse condizioni meteo, che, purtroppo, anche oggi hanno provocato vittime: al Nord si registrano altri 4 morti (una coppia la cui auto è stata schiacciata da un albero in Valle d’Aosta, un anziano caduto mentre riparava il tetto della sua malga in Val Badia, un 53enne di Laces morto a seguito di incidente), dopo le 12 persone che hanno già perso la vita, principalmente per crolli di alberi, nei giorni scorsi.
Deceduto per cause connesse al maltempo anche l’85enne della Valsabbia, nel Bresciano, il cui corpo è stato rinvenuto ieri tra i rami degli alberi vicino al fiume Chiese.
“Con l’ultima ondata di maltempo salgono ad oltre 750 milioni di euro i danni provocati alle campagne dagli eventi estremi del 2018 con nubifragi, trombe d’aria, fulmini, bombe d’acqua e grandinate ma anche siccita’ che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola“. E’ quanto stima la Coldiretti nel tracciare un bilancio delle anomalie climatiche “che hanno decimato i raccolti, distrutto coltivazioni, abbattuto alberi abbattuti, scoperchiato stalle e fienili, distrutto serre e allagato le aziende ma anche provocato frane, smottamenti e alluvioni”.
L’ufficio neve e valanghe prevede che in Valle d’Aosta si accumuleranno quantitativi tra i 50 cm e il metro.
Sopra i 2.000 metri si sono cumulati fino a 70 centimetri di neve, ma qualche fiocco e’ sceso anche sotto i 1.000 metri.
Dalla scorsa notte si registrano nuove precipitazioni in Trentino Alto Adige: nella provincia di Trento sono previste in giornata precipitazioni comprese fra i 25 e i 40 millimetri.
In Veneto le zone più colpite nelle ultime ore sono quelle del Bellunese, dove molti cittadini sono rimasti senza elettricità e copertura telefonica. A Venezia l’acqua alta dovrebbe arrivare nel pomeriggio a un massimo di 110 cm.
In Liguria l’allerta è terminata alle 12: il sole splende su Genova. Portofino è di nuovo isolata: chiuso il sentiero di 5 km sul monte che dalla piazzetta arriva a Ruta di Camogli, l’unico collegamento via terra con gli altri centri urbani. Il governatore Giovanni Toti ha chiesto al governo lo stato di emergenza e ha stimato i danni in centinaia di milioni.
Allerta arancione in Sicilia, dove la pioggia ha causato disagi a Palermo: auto sono rimaste bloccate nei sottopassi della Circonvallazione sud del capoluogo siciliano e in via Imera.