Dimmi cosa mangi e ti dirò se il tuo organismo è in grado di difendersi nel modo più corretto dalle infiammazioni. L’alimentazione è fondamentale per prevenire e combattere la flogosi, ovvero il meccanismo di difesa non specifico proprio di un organismo sano che costituisce una risposta protettiva e secondaria all’azione dannosa di agenti fisici, chimici e biologici, la cui finalità è l’eliminazione della causa iniziale di danno cellulare o tissutale. I farmaci antinfiammatori sono tra i più richieste nelle farmacie, ma il cibo può essere un valido coadiuvante.
Secondo uno studio dell’Università di scienze della vita di Varsavia, dal Karolinska Institutet, dal Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle e dall’Università di Uppsala, pubblicato sul Journal of Internal Medicine, sarebbe possibile migliorare le aspettative di vita seguendo una dieta anti-infiammatoria. A denominarla così sono stati gli stessi ricercatori al termine dell’esperimento fatto su un campione di 68.273 uomini e donne svedesi con un’età compresa tra i 45 e gli 83 anni. La ricerca ha permesso di appurare che coloro i quali si erano alimentati con la dieta anti-infiammatoria avevano ridotto il rischio di mortalità del 18% per tutte le cause, del 20% per le malattie cardiovascolari e del 13% per il cancro.
Ecco, per macro-categorie, quali sono gli alimenti inseriti nella dieta anti-infiammatoria: Frutta; Verdura; Tè; Caffè; Pane integrale; Cereali per la colazione; Formaggio magro; Olio di oliva; Olio di colza; Noci; Cioccolato; Vino rosso e birra in quantità moderate. Per contro vi sono degli alimenti che non dovrebbero essere consumati e che rischiano di aumentare le infiammazione, costringendo l’organismo ad una più strenua difesa. Per stare più a lungo in salute, dunque, il consiglio degli esperti è di eliminare completamente dalla dieta gli alimenti che causano flogosi, ovvero: Carne rossa; Patatine; Bevande alcoliche. La dieta anti-infiammatoria, secondo gli scienziati che l’hanno messa a punto, apporterebbe inoltre numerosi benefici anche ai fumatori. Dallo studio è emerso, infatti, che coloro i quali non riescono a rinunciare alle sigarette e che avevano seguito questo tipo di dieta, ne avevano tratto maggiori benefici rispetto ai non fumatori.
Proveremo ora a stilare una lista contenente gli alimenti antinfiammatori per eccellenza e spiegando, per ciascun alimento, quali sono i benefici. E’ chiaro che questa lista non sostituisce un farmaco e non è una prescrizione medica: si tratta di un modo in più per non abbandonare il nostro organismo a se stesso e per alimentarsi consapevolmente.
OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA: è uno degli elementi base della dieta mediterranea ed è molto più che un semplice condimento. Contiene oleocantale, un antinfiammatorio naturale simile all’Ibuprofene, il principio attivo che è alla base di numerosi farmaci. Il pizzicore causato alla gola dall’olio extravergine di alta qualità, è dovuto proprio alla presenza dell’oleocantale.
ZENZERO: per migliaia di anni in India è stato utilizzato proprio come antinfiammatorio naturale. Le sue proprietà anti flogosi sono dovute principalmente alla presenza di Kaempferolo, un antiossidante capace di inibire l’enzima COX-2. Lo zenzero è inoltre utile per bloccare la lipossigenasi, un altro enzima che è parte integrante della produzione di composti infiammatori nel corpo. Utilizzare lo zenzero, magari per una buona tisana o grattugiato nei nostri piatti, costituisce un buon rimedio antinfiammatorio, utile principalmente per diminuire i sintomi di nausea e vomito. Lo zenzero è inoltre un ottimo coadiuvante per contrastare le infiammazioni dovute a osteoartrite e artrite reumatoide.
CURCUMA: “la spezia d’oro”, come è definita per via del suo affascinante colore giallo intenso, è in polvere ed è anch’essa utilizzata in India da millenni, come ingrediente dei rimedi ayurvedici, in cucina e in tutti i riti propiziatori di buona auspicio. Sono un gran numero gli studi recenti che hanno dimostrato come la curcumina inibisca un enzima stimolante della produzione di sostanze che facilitano i processi infiammatori, riducendone così i livelli nel sangue. Questo meccanismo d’azione spiega la forte azione anti-infiammatoria di questa pianta esotica, che può dare, tra l’altro, un notevole sollievo dal tipico dolore osteoartrosico.
CANNELLA: Nel mondo antico era più prezioso dell’oro, considerato come un dono degno dei re. Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C., valutava la cannella 15 volte il valore dell’argento, mentre Nerone, imperatore di Roma nel I secolo d.C., bruciò la fornitura di 12 mesi di cannella al funerale della moglie (un gesto stravagante per indicare la profondità della sua perdita). Nella medicina popolare, è stata utilizzata per il trattamento di reumatismi e infiammazioni. Le sue proprietà antinfiammatorie e anticoagulazione sarebbero dovute al suo contenuto di cinnamaldeide.
ANANAS: ancora una volta la miracolosa bromelina, grazie alle proprietà decongestionante, drenante e antidematosa, permette di riavviare il sistema circolatorio e assorbire eventuali versamenti emorragici. Proprio sulla base di tali caratteristiche, i trattamenti a base di questo antinfiammatorio naturale sono spesso consigliati nei casi di ematomi, tumefazioni, traumi muscolari e articolari o edemi.
AMARENE: hanno proprietà antinfiammatorie e dunque sembrano essere indicate per tutti coloro che soffrono di artrite. Anche gli sportivi, che sottopongono le loro articolazioni a sollecitazioni eccessive, dovrebbero consumare questo frutto in grandi quantità per trarre sollievo dallo stress fisico. Il dott. Muraleedharan Nair, professore di chimica presso la Michigan State University sostiene che l’estratto di amarene è dieci volte più efficace dell’aspirina nell’alleviare le infiammazioni.
CIPOLLA E AGLIO: l’allicina, presente in cipolle e aglio, fluidifica il sangue e migliora la circolazione, favorendo così anche una notevoleriduzione dei dolori muscolari e articolari.
VERDURE A FOGLIE VERDE SCURO: tutti i vegetali appartenenti alla famiglia delle crucifere e, più in generale, i vegetali a foglia verde come gli spinaci, contengono una grandi dosi di minerali alcalinizzanti che sono in grado di riequilibrare il ph dell’organismo e scongiurare l’acidosi, fattore chiave nelle infiammazioni.
SEMI DI LINO E OLIO DI LINO: i semi di lino, come l’olio di pesce, sono ricchi di omega3 e per questo, sono un valido aiuto naturale per contrastare le infiammazioni. E’ consigliabile aggiungerli, ad esempio, in frullati ed insalate, tritandoli prima di consumarli per migliorarne l’assorbimento da parte dell’organismo.
SEMI DI CHIA O SALVIA HISPANICA: sono una fonte preziosa di omega 3 e vitamina E. Per consumarli non devono essere tritati, m assunti tal quali, come snack o in aggiunta a insalate, cereali, pasta e zuppe.
NOCI E MANDORLE: anche la frutta secca non salata contiene buone dosi di omega3, ed è dunque l’ideale per lenire dolori articolari e infiammazioni.
Alexander Raths
SALMONE, ARINGHE, SGOMBRO E ALTRI PESCI “GRASSI”: contengono omega 3, che aiutano a diminuire l’infiammazione e il dolore. Secondo il Dr Alfred D. Steinberg, esperto per le artriti al National Institute of Health, l’olio di pesce è un validissimo agente antinfiammatorio. L’olio di pesce Quest’ultimo agisce sul sistema immunitario sopprimendo dal 40% al 55% delle citochine, una componente che distrugge le giunture. Anche altri studi hanno anche dimostrato che mangiare moderatamente pesce o assumere olio di pesce riduce il dolore e le infiammazioni, soprattutto in questi soggetti che soffrono di artriti.
MAL DI TESTA: I DIECI MIGLIORI CIBI PER CURARLO CON L’ALIMENTAZIONE
Per prevenire e alleviare il mal di testa i rimedi naturali sono numerosi e di ogni genere. L’alimentazione ha un ruolo importante in questo, in particolare per quanto riguarda la prevenzione. Alcuni cibi possono essere un ottimo alleato contro il mal di testa e altri dolori simili, soprattutto se si tratta di dolori frequenti. Dunque, attenzione a cosa comprate e a cosa mangiate, e se avete spesso mal di testa aggiungete questi alimento alla vostra lista della spesa:
PATATE: Erin Palinski, esperta di nutrizione, sostiene che il mal di testa in alcuni casi può essere causato da una carenza di potassio. Il consiglio è dunque quello di preparare un ottimo contorno a base di patate, possibilmente cucinandole e consumandole con la buccia. Una sola patata, cotta al forno con la buccia, può contenere fino a 721 mg di potassio.
ANGURIA: anche la disidratazione può causare mal di teste. Proprio per questo motivo può essere utile consumare cibi ricchi di acqua, come ad esempio l’anguria. L’acqua naturalmente presente in frutta e verdura idrata l’organismo e contiene minerali indispensabili per la prevenzione del mal di testa. Anche il magnesio, contenuti in molti tipi di frutta, sortisce il medesimo effetto.
MANDORLE: come altri tipi di frutta secca, le mandorle sono una delle più importanti fonti alimentari di magnesio. Quest’ultimo è considerato dai nutrizionisti un valido aiuto per il rilassamento della tensione dei vasi sanguigni, il quale causa forti mal di testa ed emicranie. La nostra alimentazione, dunque dovrebbe essere molto ricca di magnesio, e a questo scopo non solo le mandorle, ma sono indicati e consigliato anche albicocche secche, avocado, riso integrale e legumi.
SEMI DI SESAMO: negli ultimi anni vengono utilizzati sempre più spesso per arricchire zuppe, insalate e come ingredienti del muesli. Ebbene, anche i semi di sesamo, consumati regolarmente, aiutano a prevenire il mal di testa. Si tratta di alimenti ricchi di vitamina E e possono aiutare le donne a stabilizzare i livelli degli estrogeni durante il ciclo. La vitamina E è inoltre una validissima sostanza che aiuta a migliorare la circolazione apportando numerosi benefici, tra i quali la prevenzione del mal di testa e di altri dolori simili.
SPINACI: questa verdura piena di sostanze benefiche ha, tra le sue funzione, anche quella di aiutare ad abbassare la pressione sanguigna e ad alleviare il mal di testa. Per prevenire l’arrivo del dolore si possono utilizzare le foglie fresche degli spinaci per preparare una buona insalata, come valido sostituto della lattuga. Se poi quest’insalata fosse arricchita con frutta secca come noci e mandorle, diventerebbe un vero e proprio rimedio anti mal di testa.
BANANE: questo frutto esotico sempre presente sulle nostre tavole è ricco di vitamina B6, che aiuta a prevenire e combattere il mal di testa. Questa sostanza presente in diversi alimenti, tra cui appunto le banane, aiuta a far aumentare i livelli di serotonina nel nostro cervello, svolgendo così un’azione anti-depressiva e portando ad una notevole riduzione della sensazione di dolore, oltre che essere un validissimo sostegno in caso di stanchezza mentale e stress.
SEMI DI LINO: come quelli di sesamo, anch’essi apportano notevoli benefici per la salute grazie al loro contenuto di acidi grassi omega 3, di cui sono ricchissimi. Si tratta di sostanze che aiutano a combattere le emicranie e hanno riconosciute proprietà antinfiammatorie. Gli esperti consigliano di aggiungere i semi di lino ai cereali, per della colazione, o alle insalate dopo averli tritati, in maniera tale che l’organismo li possa assimilarli più facilmente.
ZENZERO: lo zenzero, gustosa spezia per molti piatti, è sempre più utilizzato anche nella preparazione di tisane, come rimedio naturale a di nausea o mal di gola. Si tratta di un naturalissimo antinfiammatorio e antidolorifico che aiuta ad alleviare il mal di testa, perché contiene sostanze che supportano l’organismo e lo aiutano a percepire meno intensamente il dolore. In caso di mal di testa, dunque, una buona tisana allo zenzero è il rimedio più adatto e senza controindicazioni. Ma non solo, perché lo zenzero è un ottimo antinfiammatorio e aiuta ad alleviare il mal di testa consumato in tutto le sue forme: crudo, in polvere, nelle caramelle, lo zenzero non deve mai mancare nelle nostre case.
PEPERONCINO: da sempre considerato un vero toccasana per le malattie cardiovascolari, il peperoncino si rivela essere anche un alimento utile per contrastare il mal di testa e per alleviare il dolore in generale. I suoi benefici arrivano da una sostanza di cui è ricco, la capsaicina, che lo rende un antinfiammatorio ed un antidolorifico naturale. Se ne consiglia l’utilizzo non solo in caso di mal di testa, ma anche per mal di schiena o mal di denti, o altri dolori dovuti a flogosi.
MAIS: il suo altissimo contenuto di vitamina B3 fa del mais un validissimo antinfiammatorio. Questa vitamina è un vero e proprio supporto per la funzionalità dei vasi sanguigni e aiuta a distendere i nervi in caso di stress. Un’alimentazione povera di vitamina B3 porta come conseguenza inevitabile il mal di testa legato allo stress. E dunque, per farne rifornimento, via libera non solo al mais, ma anche a fagioli, patate e pomodori.
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