Svelato oggi a Bologna il Centro Europeo per le Previsioni Meteo a Medio Termine (European Centre for Medium Range Weather Forecasts) che troverà sede nel Tecnopolo: sorgerà nell’area dell’ex manifattura tabacchi e avrà un’estensione totale di oltre 100 mila metri quadrati di cui più di 20 mila riservati al data centre del Centro, per cui saranno investiti 52 milioni di euro, di cui 43 milioni stanziati dal Governo Italiano.
Il progetto prevede una maxi ristrutturazione per l’adeguamento strutturale e sismico degli edifici esistenti, che diventeranno di classe IV, la più elevata prevista dalla normativa e riservata agli edifici di valenza strategica e la realizzazione della dotazione impiantistica meccanica ed elettrica necessaria al funzionamento dei computer ad alte prestazioni (HPC) che vi saranno ospitati. I lavori, con una durata stimata in 300 giorni, termineranno nell’estate del 2019 per consentire l’insediamento del data centre entro il 2020. Gli spazi destinati al Centro, potranno essere ulteriormente ampliati di altri 6 mila metri quadrati per possibili successive espansioni.
Il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1975 e sostenuta da 34 Stati membri.
Le sue finalità sono: lo sviluppo dei metodi numerici e la preparazione per gli stati membri delle previsioni meteorologiche a medio raggio; la ricerca scientifica e tecnica rivolta al miglioramento di queste previsioni; la raccolta e la conservazione dei dati meteorologici. Il Centro possiede il più grande archivio al mondo di dati numerici di previsione del tempo.
“Non sappiamo ancora come sarà fisicamente la “macchina”. Qui a Bologna avremo il nuovo super computer, al momento ne abbiamo a Reading, in Gran Bretagna, uno dei maggiori al mondo, ma volevamo migliorarlo e abbiamo chiesto per un nuovo super computer. Abbiamo appena pubblicato il bando, aspettiamo le offerte e poi le valuteremo, sceglieremo il migliore per le nostre esigenze entro meta’ o fine 2019, e poi lo installeremo qui. Ci sono molte nuove tecnologie al momento speriamo in un’ampia partecipazione al nostro bando,” ha spiegato il Director General of ECMWF Florence Rabier.
“Facciamo previsioni per intervalli di tempo sempre maggiori: quando siamo nati potevamo fare previsioni fino a 2 giorni, ora arriviamo a 10-15 giorni, e miglioriamo ogni anno. Il progresso però è lento, c’è bisogno di tanta potenza di calcolo e di molti scienziati“. “Tuttavia noi miglioriamo le previsioni meteo di un giorno ogni 10 anni: in questo modo sarà sempre più facile prevedere eventi meteo estremi“.