Il Deserto del Namib è uno dei deserti più antichi e importanti del mondo: si trova nel tratto costiero dell’Africa sud/occidentale, lungo le rive dell’oceano Atlantico, arrivando nei tratti di massima estensione fino a 200km nell’entroterra rispetto alla linea di costa. Lungo l’oceano, da Nord a Sud, si estende per oltre 1.300 chilometri: una lunghissima linea di deserto affacciata sull’oceano (pari esattamente alla lunghezza dell’Italia, dall’estremità settentrionale dell’Alto Adige all’isola di Lampedusa).
E’ un deserto molto importante perchè si conserva in modo praticamente intatto e genuino da oltre 80 milioni di anni, conservando flora e fauna endemiche adattate nel corso dei millenni ad un ambiente assolutamente ostile alle condizioni di vita. E’ il luogo più arido dell’intero continente africano. La peculiarità più esclusiva di questo deserto sono le dune: qui si possono infatti trovare le più belle, alte e affascinanti del mondo. Sono molto colorate, con tonalità che oscillano tra il giallo, il rosso, il rosa e l’arancione. Famosissima, la “Big Daddy” è la duna più alta del mondo con un’altezza di ben 305 metri. Ancor più famosa la Duna 45, caratterizzata per la sua forma dolce e arrotondata.
Uniche al mondo, le nebbie nel deserto tipiche del Namib settentrionale dove la corrente del Benguela determina la formazione di queste nebbie lungo la costa desertica. A causa di queste nebbie, centinaia di imbarcazioni si sono inabbissate lungo la costa del deserto in un tratto che si chiama appunto “Skeleton Coast”, letteralmente “costa degli scheletri”. I portoghesi chiamavano questa zona “le sabbie dell’inferno” mentre i Boscimani la definivano “la terra che Dio ha creato con rabbia”.