Coprirsi bene durante i mesi più freddi non ci protegge solo dal freddo, ma ci aiuta anche a controllare la pressione sanguigna. Le basse temperature restringono i vasi sanguigni facendo aumentare la pressione sanguigna, poiché è richiesta una pressione maggiore per spingere il sangue attraverso le vene e le arterie ristrette. Anche se la vasocostrizione in condizioni fredde è uno dei meccanismi di sopravvivenza che ci aiuta a preservare il calore e a mantenere la temperatura corporea, crea meno spazio per la circolazione del sangue.
Normalmente la pressione sanguigna, ossia la forza con cui il sangue spinge sulle pareti delle arterie, aumenta e diminuisce nel corso della giornata. Tuttavia, se rimane elevata per un lungo periodo, può danneggiare il cuore, aumentare il rischio di ictus e altri problemi di salute. Nel 1961, il ricercatore Geoffrey Rose ha studiato le variazioni stagionali della pressione sanguigna e ha scoperto che il freddo può aumentarla. “La temperatura esterna è un importante determinante delle fluttuazioni stagionali osservate nella pressione sanguigna, che è più alta in inverno e più bassa in estate”, ha dichiarato Ragavendra Baliga, cardiologo dell’Ohio State University Wexner Medical Center. Baliga ha aggiunto che la bassa temperatura ambientale è fortemente associata ad un aumento dei ricoveri ospedalieri per infarti acuti, ictus e maggiore mortalità cardiovascolare.
Di quanto la pressione sanguigna aumenti con il freddo dipende da variabili come la temperatura attuale, il vento, la durata del periodo in cui una persona è esposta al freddo e la sua salute. I ricercatori dell’University of Florida hanno scoperto che essere esposti ad una temperatura di +11°C per soli 5 minuti può provocare un importante aumento della pressione sanguigna. Altri studi hanno dimostrato che il freddo può aumentare la pressione sanguigna indipendentemente dall’età o dal luogo in cui si vive, ma che gli effetti tendono ad essere maggiori con l’avanzare dell’età. Uno studio francese condotto per 2 anni su 8.800 persone di 65 o più anni ha dimostrato gli aumenti maggiori durante l’inverno nelle persone che avevano 80 o più anni.
“In generale, la pressione sanguigna nelle persone più anziane è già più alta di quelle più giovani, quindi è più probabile che un calo termico faccia aumentare la pressione di una persona anziana oltre il valore limite”, ha spiegato Lu Shi, professore di scienze della salute pubblica presso la Clemson University. Anche le persone che soffrono già di ipertensione affrontano un rischio maggiore di problemi di salute. “Se le persone che hanno malattie cardiache e quelle che assumono farmaci ipertensivi escono con temperature molto fredde o decidono di spalare la neve, potrebbero iniziare ad avere sintomi come mancanza di respiro e costrizione toracica”, ha aggiunto Nieca Goldberg, direttrice dello Joan H. Tisch Center for Women’s Health dell’Università di New York.
È possibile che altre condizioni meteorologiche e ambientali possano influire sulla pressione sanguigna, ma l’aumento sembra essere maggiormente legato ad un cambiamento della temperatura e non al sole o alla pioggia, sostengono gli esperti. “Ci sono sempre maggiori prove del fatto che lo smog possa aumentare la pressione sanguigna, poiché espone il corpo alle polveri sottili. Inoltre, qualsiasi condizioni meteorologica, come il caldo, per esempio, che innesca la reazione allo stress potrebbe aumentare la pressione sanguigna”, ha concluso Shi. Per combattere gli effetti delle temperature più basse sulla pressione, i dottori consigliano di stare al caldo e di monitorare i livelli della pressione sanguigna, soprattutto delle persone più anziane e di quelle che soffrono già di ipertensione. Anche la temperatura interna della casa in inverno influisce sull’ipertensione.