Maltempo, alluvione a Palermo: il racconto del superstite della tragedia di Casteldaccia, “è successo tutto in pochi secondi”

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Tragedia per il maltempo in contrada Cavallaro a Casteldaccia (Palermo): 9 persone, tra cui donne e bambini, sono morte in una villa a causa dell’esondazione del fiume Milicia ingrossato dalle intense precipitazioni.
La villa si trova tra i Comuni di Altavilla Milicia e Casteldaccia, nei pressi dell’autostrada Palermo-Catania. Nell’abitazione si trovavano amici e parenti per trascorrere insieme la serata.
Due persone, un uomo e una bambina, si sarebbero salvate perché uscite per andare ad acquistare dei dolci. Una terza persona rimasta fuori dalla casa ha lanciato l’allarme col cellulare aggrappandosi a un albero quando l’abitazione è stata sommersa dall’acqua.
Le vittime sarebbero annegate perché il livello dell’acqua avrebbe raggiunto in pochissimo tempo il soffitto.
Tra le vittime due bambini di uno e tre anni.

E’ successo tutto in pochi secondi, all’improvviso l’acqua e il fango hanno sfondato i vetri, tutte le imposte. Non abbiamo più capito niente. In pochi istanti l’acqua ha raggiunto il tetto. Io sono riuscito a uscire e salire sull’albero. Solo per questo mi sono salvato“: lo ha raccontato agli inquirenti l’unico superstite della tragedia, Giuseppe Giordano.
Non so neppure io come mi sono salvato“. “Mi sono accorto che l’acqua stava entrando a casa. A tutti ho detto: andiamo subito via. Ma, appena ho aperto la porta, sono stato investito da un fiume d’acqua che mi ha catapultato fuori. Mi sono aggrappato a un albero. Cosi’ sono sopravvissuto“. “Ho perso tutto, non ho più nulla. Mi rimane solo mia figlia“.

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