Maltempo, lo Scirocco continua a flagellare l’Italia: 2 dispersi in Sicilia, nuova disastrosa frana a Belluno e la piena del fiume Po inizia a fare paura [LIVE]

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E’ un’altra giornata di forte maltempo sull’Italia, con lo scirocco che alimenta forti venti, piogge, temporali e anche un caldo anomalo che diventa davvero clamoroso per il mese di Novembre. Stamattina il vento proveniente dal Nord Africa ha raggiunto raffiche di 104km/h a Lampedusa, 72km/h a Falcone, 67km/h a Palermo, 66km/h a Viterbo, 61km/h a Trapani, 58km/h a Tivoli, 57km/h a Napoli, 56km/h ad Avellino, Rieti, Rocca Priora e Cittanova, 52km/h a Lariano, 42km/h a Roma, mentre la città più calda è Reggio Calabria dove la colonnina di mercurio segna addirittura +25°C, seguita dalla dirimpettaia Messina a +24°C. Ma fa caldo in tutt’Italia: abbiamo +22°C a Bari, Brindisi, Lecce e Barletta, +19°C a Roma e Napoli sotto la pioggia, +18°C a Trieste.

La pioggia cade incessante su gran parte del Paese: i fenomeni più intensi stanno colpendo la Sicilia, specie nei suoi settori centro/occidentali (province di Trapani, Agrigento, Palermo ed Enna), dove si stanno verificando dalle prime ore del mattino violenti temporali di tipo “V-Shaped” con bombe d’acqua, nubifragi e temporali. Le conseguenze sul territorio, infatti, sono molto pesanti.

Maltempo in Sicilia, alluvione a Sciacca

Strade trasformate in fiumi a Sciacca e Ribera, in provincia di Agrigento. Il torrente Cansalamone e’ esondato inondando di acqua e fango la strada statale 115 che collega Sciacca ad Agrigento provvisoriamente chiusa al traffico. Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ha diramato un nuovo avviso di allerta meteo alla popolazione e emesso un’ordinanza di chiusura, per la giornata di oggi, delle scuole di ogni ordine e grado e del cimitero comunale. I cittadini, afferma, “sono invitati ad adottare ogni opportuna precauzione e protezione e a prestare la massima attenzione soprattutto nelle aree a rischio”. Il primo cittadino invita a non permanere in locali seminterrati o comunque posti al di sotto del livello stradale, di non uscire di casa durante le precipitazioni se non per motivi strettamente necessari, e di non usare l’auto.

Maltempo in Sicilia, ritrovati i due dispersi in provincia di Palermo

Due operai erano scomparsi stamattina a Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo. Secondo le prime informazioni entrambi stavano effettuando dei lavori alla diga Fanaco, quando di loro si erano perse le tracce. A dare l’allarme sono stati alcuni colleghi che non vedendoli più hanno immediatamente contattato i carabinieri. Le ricerche sono state molto difficili dal maltempo, ma fortunatamente i due uomini stati ritrovati e stanno bene. I carabinieri li hanno trovati dentro un capannone, dove si erano rifugiati a causa del maltempo che ha investito la zona e che ha reso difficoltose le ricerche. Nell’area, infatti, a causa della pioggia battente diverse strade sono state trasformate in fiumi e la circolazione stradale è in tilt.

Maltempo in Sicilia, strade travolte da acqua e fango: viabilità in tilt

Situazione difficile in Sicilia, soprattutto nelle province di Palermo, Agrigento e Trapani. Tra Prizzi, Corleone e Palazzo Adriano, nel Palermitano, spiega la centrale operativa dei vigili del fuoco, e’ esondato un torrente. Sul posto squadre di pompieri per fare fronte agli allagamenti, con le strade trasformate in vie d’acqua. Provvisoriamente chiuso al traffico il tratto della statale 189 “della Valle dei Platani”, nel territorio Lercara Friddi (Palermo), invaso dall’acqua. Sul posto e’ presente personale Anas e delle forze dell’ordine per mettere in sicurezza la zona e ristabilire al piu’ presto le normali condizioni di viabilita’. Analoga situazione sulla statale 115 “Sud Occidentale Sicula”, a Sciacca, in provincia di Agrigento per l’esondazione del torrente Cansalamone. Nel capoluogo siciliano la pioggia battente, che come ieri e’ caduta incessantemente, ha provocato disagi e allagamenti in varie quartieri, da Mondello alla zona di via Ugo La Malfa, fino in via Imera. E la statale 119 a Gibellina, in provincia di Trapani, e’ stata interessata da una caduta di massi provocata dalle forti piogge. Il traffico e’ stato deviato sulla viabilita’ locale. In particolare, in provincia di Palermo, acqua e fango si sono riversati sulle strade di Palazzo Adriano per la tracimazione del fiume Sosio. Forte criticita’ pure a Lercara Friddi, con le arterie stradali trasformate in impetuosi torrenti. Difficoltoso l’intervento dei vigili del fuoco e della Protezione civile per la quasi impraticabilita’ della statale che collega Corleone e San Cipirello cosi’ come la provinciale che tra Camporeale e Roccamena. Traffico bloccato per allagamenti, informa Anas, anche sulla statale 121 “Catanese”, all’altezza del bivio per Manganaro e lo svincolo per Vicari sud, in provincia di Palermo. Sulla strada statale 118 “Centro Occidentale Sicula” stop alle auto in entrambe le direzioni tra Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento e l’innesto per la provinciale 108 per Giuliana in provincia di Palermo. Strade trasformate in fiumi a Sciacca e Ribera, in provincia di Agrigento. Il torrente Cansalamone e’ esondato inondando di acqua e fango la strada statale 115 che collega Sciacca ad Agrigento provvisoriamente chiusa al traffico. Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ha diramato un nuovo avviso di allerta meteo alla popolazione e emesso un’ordinanza di chiusura, per la giornata di oggi, delle scuole di ogni ordine e grado e del cimitero comunale. I cittadini, afferma, “sono invitati ad adottare ogni opportuna precauzione e protezione e a prestare la massima attenzione soprattutto nelle aree a rischio”. Il primo cittadino invita a non permanere in locali seminterrati o comunque posti al di sotto del livello stradale, di non uscire di casa durante le precipitazioni se non per motivi strettamente necessari e di non usare l’auto. Numerosi i danni e i disagi. Girgenti Acque comunica che nella mattinata e’ stata interrotta improvvisamente la fornitura elettrica agli impianti di sollevamento di contrada San Giovanni del comune di Sambuca di Sicilia, con conseguente minore arrivo ai serbatoi comunali e limitazioni della turnazione idrica prevista.

Maltempo in Campania, nubifragio a Ischia: crolli e feriti

Forti piogge stanno colpendo anche la Campania, con nubifragi sin dalle prime ore del mattino. Un grosso muro perimetrale di un albergo di via Principessa Margherita a Casamicciola (Napoli), e’ franato questa mattina a causa delle forti piogge. Pietre e terreno sono giunti fino alla centrale piazza Marina, che si trova a poca distanza e che e’ stata invasa da massi e detriti. Sul posto sono intervenuti polizia municipale e carabinieri che hanno interdetto l’accesso alla strada. Poco distante si trova l’istituto tecnico per ragionieri e geometri ‘E.Mattei’, oggi chiuso per la commemorazione dei Defunti. Prima dell’alba sull’isola si e’ abbattuto un forte temporale e poco dopo le 6 il muro di contenimento e’ franato. Secondo una prima stima tecnica – fornita dagli operatori accorsi sul posto – sarebbero 300/400 i metri cubi di materiale franato. A rischio alcune attivita’ commerciali della zona.

Un uomo e’ stato soccorso perche’ era finito con il suo furgone in un’area allagata dalla pioggia a Panza sull’isola d’Ischia (Napoli). Stesso intervento per un’altra persona bloccata dall’acqua in un sottopasso a Miliscola, zona Flegrea. Questi alcuni delle decine di interventi operati nelle ultime ore dai vigili del fuoco del comando Provinciale di Napoli che per sopperire alle numerose chiamate e per portare a termine le operazioni di messa in sicurezza delle aree danneggiate dal forte vento dei giorni scorsi ha dovuto richiamare in servizio dieci squadre in supporto a quelle gia’ in turno. “Le richieste di soccorso riguardano perlopiu’ – spiegano dal Comando Provinciale – allagamenti di cantine e locali situati al di sotto dl livello stradale”.

Maltempo in Campania, tombe danneggiate nel cimitero di Sala Consilina

Tombe danneggiate dal Maltempo nel cimitero di Sala Consilina (Salerno). Le piogge torrenziali degli ultimi giorni hanno provocato diversi cedimenti e scivolamenti di parti del terreno utilizzato per le sepolture. Sono una quarantina le tombe danneggiate dal cattivo tempo. Nei prossimi giorni, assicurano dal Comune, si provvedera’ a risistemarle con lavori di livellamento del terreno.

Maltempo Belluno, nuova frana tra Cencenighe e Agordo: comuni isolati

Continua a piovere nel bellunese, e la situazione peggiora di ora in ora sul fronte della viabilità e dei collegamenti a causa delle frane, con il terreno già impregnato che non tiene più. Da questa mattina la strada tra Cencenighe e Agordo è bloccata appunto da una frana, con alcuni Comuni che restano isolati; mentre già ieri era stata bloccata la strada tra Frassenè e Gosaldo, che è isolata, dato non si può andare neppure verso il Trentino, con il Passo Cereda chiuso. A Selva di Cadore la strada verso Caprile è chiusa per la frana da ieri, mentre quella verso la val Fiorentina è interrotta, con l’unico collegamento che resta quindi il Passo Giau verso Cortina d’Ampezzo. A Lamon la strada verso Zavena è bloccata da una frana caduta, la tanta acqua che è scesa ha portato via un pezzo di carreggiata. Sono oltre trenta le strade provinciali interrotte. Anche Cibiana è praticamente bloccata. Nell’area stanno operando 200 vigili del fuoco provenienti da tutta la regione. Il comandante dei pompieri di Belluno Mimmo Bentivoglio sottolinea che da lunedi’ sono 1.250 gli interventi gia’ conclusi dalle squadre ma ne restano da compiere ancora 250, legati soprattutto allo scoperchiamento di tetti.

Maltempo Veneto, il governatore Zaia: “siamo in ginocchio”

Siamo in ginocchio, abbiamo già previsto la chiusura di tutte le scuole. Ho chiesto già domenica scorsa l’intervento della protezione civile nazionale quando ancora c’era una situazione di calma totale. Ho chiesto agli istituti di credito dei finanziamenti speciali e di sospendere le rate dei mutui. Ho chiesto al Governo di procrastinare tutto il procrastinabile. Dopodichè tutti gli interventi: non abbiamo solo il problema di ripristinare lo Status Quo, cioè di far tornare tutto come prima. Se non interveniamo velocemente con finanziamenti rapidi le nostre valli si spopoleranno perché non hanno più servizi“. Così Luca Zaia, presidente Regione Veneto a Radio anch’io. “Interi paesi restano ancora senza luce, le strade non esistono più, è urgente sgomberare e ricostruire” ha poi aggiunto su facebook. “Il varco sulla Sr203 è stato aperto da volontari e operai del Comune. Un paesaggio lunare, devastato, irriconoscibile“, scrive il governatore. Tra le zone più colpite Larzonei, frazione di Livinallongo. “Domani 3 novembre il capodipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli tornerà in Veneto. Con lui e con l’assessore Gianpaolo Bottacin faremo altri sopralluoghi sulle zone maggiormente devastate dal Maltempo degli ultimi giorni, in particolare nel Bellunese” ha aggiunto il Presidente della Regione.

Maltempo, elettricità e acquedotti in tilt nel bellunese

Sono ancora l’energia elettrica e la distribuzione di acqua potabile le principali criticita’ nel bellunese come conseguenza dell’ondata di Maltempo dei giorni scorsi. Per quanto riguarda la bassa tensione, ossia le utenze fondamentalmente domestiche, sono ormai duecento i generatori a gasolio che la societa’ E-Distribuzione di Enel ha attivato in piu’ localita’ della provincia ma non sempre l’erogazione e’ costante. Molte localita’ lamentano infatti microinterruzioni di durata variabile che implicano una sorveglianza costante anche sulle apparecchiature di uso piu’ comune. Nelle localita’ di Saviner di Laste di Rocca Pietore e Molino di Falcade si attende la riparazione degli impianti di generazione autonoma da poco installati ma entrati in blocco. Sul capitolo di media ed alta tensione occorre invece ripristinare i collegamenti aerei fra tralicci e cabine di trasformazione e distribuzione ed il tempo necessario e’ previsto in qualche giorno. Relativamente invece alla rete di acquedotti e’ sottolineata l’importanza, a titolo precauzionale, non essendo ancora stati eseguiti gli esami nell’intera area, di bollire l’acqua prima di un suo utilizzo a fini alimentari. In alcune aree, del tutto prive di erogazione, si sta provvedendo con l’invio di autobotti mentre a patire i disagi maggiori appare ancora l’Alto Agordino. Qui la rete di acquedotti e’ pesantemente danneggiata ed i tempi di ripristino vengono stimati in oltre una settimana. I collegamenti stradali, infine, sono interrotti nel comune di Gosaldo. Il territorio e’ ancora irraggiungibile a causa di una frana a Frassene’ di Voltago Agordino. L’attivita’ scolastica riprendera’ lunedi’. mentre il contesto industriale e’ operativo nella maggioranza dei punti di produzione, in alcuni casi con l’impiego di manovalanza su base volontaria date le non sempre agevoli condizioni di percorribilita’ delle strade. I danni fisici agli impianti industriali risultano comunque molto limitati. Un ulteriore aggiornamento a livello provinciale sara’ stilato nel pomeriggio, al termine di una riunione del Comitato prefettizio.

Il Lago di Garda ha salvato le città dalla piena dell’Adige e adesso è una palude di fanghiglia marrone

E’ stato richiuso, da ieri sera, lo scolmatore Adige-Garda che dalla mezzanotte di martedi’ scorso e fino a giovedi’ ha scaricato nel piu’ grande lago italiano 350 metri cubi al secondo di acqua dell’Adige, salvando Verona dall’esondazione. Lo ha reso noto la “Comunita’ del Garda”, con sede a Gardone (Brescia). La galleria-scolmatore di Torbole (Trento), era stata utilizzata l’ultima volta 18 anni fa. Una misura ‘pagata’ a caro prezzo pero’ dal Garda, perche’ nel bacino sono finiti migliaia di metri cubi di fanghiglia e detriti del fiume, che hanno coperto con enormi chiazze marroni le acque azzurre del Garda. “Di fronte al pericolo di allagare Verona e creare problemi di sicurezza a persone e cose, il Garda – spiega in una nota la ‘Comunita” – si e’ accollato il sacrificio di ‘ospitare’ per alcune ore le acque dell’Adige. Una misura eccezionale che confidiamo non compromettera’ la qualita’ delle acque del lago”.

Maltempo, situazione ancora critica anche in Liguria

Stiamo elaborando con il governo lo stato di emergenza. Qui è già stato il Capo dipartimento della protezione civile Borrelli nelle scorse ore e abbiamo fatto un accurato sopralluogo. Stiamo elaborando l’ordinanza di protezione civile che in genere contiene misure di quel tipo: oltre agli aiuti per i sindaci per quelle che si definiscono somme urgenze – il ristoro delle somme spese per liberare le strade, per le pulizie straordinarie – ci sono poi la sospensione di tasse, utenze, mutui”. Lo ha detto Giovanni Toti, presidente Regione Liguria ai microfoni di Giorgio Zanchini a Radio anch’io, dopo la tempesta che ha stravolto la storia della navigazione nel Mediterraneo. “Non sara’ una cosa facile ne’ rapidissima ma contiamo per l’estate prossima di restituire Portofino a tutti i milioni di turisti che vengono a visitarlo“. Lo ha detto il governatore Giovanni Toti oggi a margine di un sopralluogo a S.Margherita e Portofino dopo la mareggiata che ha devastato la costa ligure. “Apriremo la strada sussidiaria sul monte dietro Portofino per non lasciare isolato il paese in caso di mareggiate poi comincera’ un progetto per mettere in sicurezza e ripristinare la strada di collegamento“.

Il fiume Po in piena: è salito di altri due metri e mezzo nelle ultime 24 ore

Il livello idrometrico del Po è salito di quasi 2,5 metri in 24 ore per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato la nuova ondata di Maltempo. Nella mattina di oggi, 2 novembre, al Ponte della Becca di Pavia il Po è 3,5 metri sopra lo sopra lo zero idrometrico, oltre sei metri superiore rispetto allo stesso giorno dello scorso anno. Il timore è che il passaggio della piena possa determinare l’allagamento delle aree golenali non difese da argini.Lo stato del principale fiume italiano è significativo – sottolinea la Coldiretti – delle difficoltà in cui si trovano anche altri fiumi e torrenti lungo la penisola, così come i corsi d’acqua minori, dove è alto il livello di attenzione nelle campagne. Nubifragi, raffiche di vento, esondazioni, trombe d’aria e grandinate hanno colpito pesantemente l’agricoltura con danni che superano i 150 milioni di euro tra ulivi secolari sradicati, boschi decimati, coltivazioni distrutte, semine perdute, campi allagati, serre distrutte, stalle ed edifici rurali scoperchiati. Problemi alla viabilità sono inoltre stati provocati da frane e smottamenti. Il Maltempo ha colpito violentemente le campagne dal Veneto al Lazio, fino alla Puglia e alla Sicilia, dopo un autunno asciutto in cui a settembre è caduto il 61% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica, con i terreni secchi che hanno amplificato il rischio idrogeologico. “L’andamento anomalo di quest’anno – rimarca la Coldiretti – conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense”. La tendenza alla tropicalizzazione si abbatte su un territorio già fragile, con la presenza in Italia di 7.275 comuni a rischio frane e alluvioni, il 91,3% del totale.

Ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale:

 

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