“In questo momento tutta la Sicilia è sotto pressione, viviamo in una condizione di comprensibile ansia”. Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, intervenendo su Radio1 per parlare dell’ondata di maltempo che ha colpito anche l’isola.
“Il ragusano è stato particolarmente colpito – dice – e questa situazione di estremo disagi appare evidente perché in quella provincia si registra il maggior numero di aziende agricole, prevalentemente serre e vivai che hanno costituito la novità nell’economia agricola siciliana”.
“Purtroppo la conta dei danni è ancora in corso e si aggiunge ai danni dei giorni scorsi nelle province di Catania, Siracusa ed Enna – dice – E’ una situazione drammatica perché da anni non si fa manutenzione, ho scoperto che in passato erano anche state date delle disposizioni con risorse finanziarie ma gli uffici non hanno dato seguito agli atti formali e nessuno si è preoccupato di accertare le responsabilità delle gravi omissioni degli uffici”.
“L’ultimo esempio è della provincia di Enna – spiega – Il fiume Calderai rientrava in un elenco di interventi del Genio civile dell’agosto 2015, il fiume è esondato e l’acqua ha invaso aziende agricole e ci si è accorti che lì la manutenzione non si faceva da oltre venti anni. Sono gli uffici del genio civile che hanno predisposto i progetti”. “C’è stata una grave negligenza, voglio sperare non voluta, per la quale nei giorni scorsi ho avviato delle indagini, a Catania e Palermo, dove i dirigenti si sono dimessi”.
E aggiunge: “Occorre che certa burocrazia per una serie di ragioni non sempre giustificabili finisce con il lasciare progetti inapplicati”. E sulle situazione di Sciacca dice: “E’ solo l’ultimo anello di una catena, questi disastri si potrebbero ripetere anche in altre zone. In Sicilia se piove è calamità e se non piove è calamità. E’ mancata una programmazione sui corsi di acqua”. “Ora stiamo avviando una programmazione – dice – e avviato la pulizia di 26 fiumi”. Poi conclude: “La Protezione civile è in giro per verificare l’entità dei danni, abbiamo già chiesto lo stato di calamità per alcune aree. Speriamo che gli interventi da Roma arrivino”.