Le immagini che giungono dal Veneto, in particolare dalla provincia di Belluno, lasciano senza parole. Raccontano di una distruzione totale che ha interessato abitazioni, corsi d’acqua, strade e foreste delle Dolomiti bellunesi. Le case sono state scoperchiate o gravemente danneggiate dai forti venti. Le strade sono state inghiottite dalle frane: nel migliore dei casi hanno ostruito il passaggio, in altri casi le vie sono crollate sotto il peso dei detriti, sommergendo le auto che si trovavano nei dintorni. In altri casi le frane hanno sepolto anche le case sotto cumuli di macerie, come potete vedere dalle drammatiche immagini contenute nella gallery a corredo dell’articolo.
Gli alberi sono caduti come birilli su tutte le Dolomiti e sulle Alpi centrali lombarde, per una stima complessiva di Coldiretti e Federforeste di 14 milioni di piante abbattute dalla furia dei venti. Questa “strage” compromette l’equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane e mette a rischio la stabilità idrogeologica. Gravissimi anche i danni nella “Foresta dei Violini” di Stradivari della Val Saisera in Friuli Venezia Giulia.
Non è stata solo un’alluvione o una semplice ondata di maltempo. È un disastro enorme che ha portato conseguenze disastrose per il paesaggio e la vita in Veneto.