Oumuamua, il misterioso oggetto spaziale avvistato per la prima volta nell’ottobre dello scorso anno, proveniente da un altro sistema stellare, potrebbe essere una sonda aliena inviata per indagare la Terra: astronomi dell’Università di Harvard si sono concentrati su alcune caratteristiche che ne rivelerebbero “un’origine artificiale“.
Oumuamua è stato scoperto dal telescopio nelle Hawaii, ed il suo nome in lingua hawaiana significa “messaggero che viene da un lontano passato“.
Prima è stato definito una cometa e poi un asteroide: alla fine è stato suggerito che potesse appartenere a una nuova classe di “oggetti interstellari“.
Gli esperti dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics sostengono che l’oggetto, che viaggia alla velocità di 315.431,424 km/h, potrebbe avere “un’origine artificiale“, “potrebbe essere una sonda inviata intenzionalmente nelle vicinanze della Terra da una civiltà aliena“, sostiene lo studio, citato dalla Cnn. E’ infatti possibile che “viaggi nello spazio interstellare come un detrito grazie a un’attrezzatura tecnologica avanzata“, spinto forse dalle radiazioni solari. L’alta velocità e la traiettoria insolita fanno però ipotizzare che “l’attrezzatura” non sia più funzionante.
Molti scienziati hanno respinto questa teoria poco dopo la sua formulazione: nessun segnale artificiale, infatti, è stato rilevato in provenienza dal corpo celeste. “Come molti ricercatori, mi piacerebbe molto che ci fossero prove convincenti della vita extraterrestre, ma non è questo il caso“, ha dichiarato ad AFP Alan Fitzsimmons, astronomo della Queens University di Belfast. “È già stato dimostrato che le caratteristiche osservate nell’oggetto sono coerenti con quelle di un corpo celeste simile a una cometa espulso da un altro sistema stellare“, ed “alcuni degli argomenti nel loro studio sono basati su numeri che contengono molte incertezze“.