Lo sciame sismico che sta interessando la zona di Palmi ha messo in allarme la popolazione. Ne parliamo con Gianluca Valensise, Dirigente di Ricerca dell’INGV, esperto di sismotettonica e grande conoscitore della geodinamica che caratterizza il territorio calabrese.
– Dottor Valensise, lo sciame sismico di Palmi è una novità?
“Assolutamente no. L’intera Calabria è tra le regioni più sismiche d’Italia e la popolazione deve essere consapevole di questo”.
– Palmi inoltre è in una posizione geografica particolare. Vero?
“Sì. La zona di Palmi si trova in una specie di intersezione, di snodo geografico, tra due “mostri” ovvero due sistemi di faglie sismogenetiche ben noti e ordine gerarchico superiore. A Sud abbiamo il sistema che ha generato il terribile terremoto del 1908 che colpì lo Stretto, ed a Nord la Piana di Gioia Tauro dove si originò la sequenza del 1783″.
– Questo cosa significa in termini geodinamici? Nella zona di Palmi vi è una pericolosità particolarmente elevata?
“I punti di snodo tra due sistemi di norma sono caratterizzati da una sismicità di Magnitudo più bassa rispetto alla Magnitudo che possono esprimere i due sistemi di ordine gerarchico superiore. Non esistono faglie particolarmente lunghe, anzi al contrario, spesso vi sono faglie che quasi “si sminuzzano”. Ciò significa che si hanno terremoti più piccoli e più frequenti. Proprio come sta accadendo adesso”.
– Dunque tutto rientra nella normalità?
“Al momento direi proprio di sì. Nessun allarmismo”.
– Ma Palmi nella storia è stata distrutta più volte, e non solo nel 1908 e nel 1783
“Sì, questo è vero. Però si trattava di forti terremoti generati da sistemi di faglie adiacenti. Se guardiamo la storia sismica della città sul Catalogo dei Forti Terremoti (http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/locality.php?065573.00IT) vediamo in effetti che Palmi è stata colpita da terremoti più piccoli ma più vicini alla città”.
– In effetti quanto sta accadendo è perfettamente compatibile con la Mappa di Pericolosità. A proposito, vi sarà un aggiornamento a breve di questa importantissima Mappa?
“Sì. Crediamo di poter uscire con una nuova mappa nei primi mesi del 2019. Dal punto di vista della distribuzione della pericolosità per la Calabria non cambia praticamente niente. Viceversa, anche grazie all’affinamento della ricerca, vi sarà ovunque un aumento dei valori dell’accelerazione attesa. Ma ne riparleremo…”
– Questa sequenza sismica di Palmi è generata in mare. Qualcuno pensa alle Eolie, altri addirittura al famigerato Marsili…
“No, non c’entrano né le Eolie né il Marsili, che sono distanti e sono il frutto di processi geodinamici indipendenti. Si tratta di una normale attività sismica in una zona ben nota sotto l’aspetto sismologico”.
– Dunque tutto normale. Ma questo sciame può essere un monito per il territorio?
“Questo è un aspetto fondamentale. La Calabria, come anche altre parti d’Italia, è in classificazione sismica da oltre un secolo. Gli edifici post-1908 dovrebbero, e sottolineo dovrebbero, essere tutti costruiti secondo norme antisismiche. Ecco, questo sciame potrebbe essere un punto di partenza su cui innestare eventuali ed ulteriori controlli sui fabbricati”.